VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
Le arie popolari musicate da artisti capracottesi
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
LUNGO I TRATTURI DEL MOLISE
di Carlo Monti (1942)
A 1.421 m.s.l.m. è il comune più alto degli Appennini, un centro agricolo e una stazione di turismo e sport dell'alto Molise sede dei campionati nazionali di sci di fondo, su una cresta rocciosa tra i monti Capraro e Campo e tra i bacini dei fiumi Sangro e Trigno.
Dal paese si ha un bellissimo panorama sulla valle del Sangro, sulle Mainarde, sulla Maiella e sull'Adriatico. Sono caratteristiche le vie lastricate e le case in pietra. Anziani del paese, esperti scalpellini, hanno contribuito al restauro di un trullo sul monte Capraro.
In località Fonte del Romito è stata trovata la tavola in bronzo detta Tavola Osca di Agnone, incisa sulle due facce da caratteri oschi e conservata al British Museum di Londra. Il borgo era già citato in documenti del 1040.
Nell'XI e XII sec. fu un feudo dei Borrello; fu poi dei della Posta, dei Carafa, della famiglia d'Evoli (duchi di Castropignano), dei Cantelmo, dei Piscicello, nuovamente dei d'Evoli e dei de Riso.
Grande importanza e ricchezza ebbe questo comune con la pastorizia. In particolare s'impose la chiesa della Madonna di Loreto protettrice dei viaggiatori, sorta con le offerte dei pastori e divenuta proprietaria di pecore.
Alla costruzione, nel XV sec., i pastori fecero seguire offerte in natura, prevalentemente pecore, che resero presto la chiesa proprietaria di greggi, quindi "locata", iscritta nei registri della Dogana di Foggia come azienda armentizia, con un elevato numero di animali che nel 1794 aveva raggiunto le 15.557 unità ed era talmente ricca da poter svolgere attività creditizie per proprio conto. La chiesa è tuttora aperta al culto.
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C. Monti, Lungo i tratturi del Molise con Sandro Vannucci, De Agostini, Novara 1998.