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ANNINA E BARTOLINO

di Paride De Paola

Ritornati i partecipanti a casa della sposa, con gli occhi di tutti sempre puntati su Concettina, che era la protagonista principale della festa, si dette luogo al pranzo di nozze, si mangiarono coppa con olive nere, come antipasto, e poi le sagne mbuttite (lasagne imbottite al forno), carne lessa di pecora cucinata secondo i canoni della pezzata molisana di Capracotta, pollastri al forno, cicoria selvatica con aglio e pezzettini, ciliegie primaticce, noci, accompagnati da pane fatto in casa e da vino della vigna di Minicuccio, tutti i cibi serviti provenivano dalla sua campagna, anche il dolce, costituito da una torta, fatto da Stelluccia su una base di una vecchia ricetta, che aveva come ingredienti principali farina ed uova, era composto quasi interamente da prodotti del suo campo; solo il caffè servito alla fine era sicuramente di provenienza aliena ed era quello del regalo di nozze di Elisa. Il pranzo sarebbe stato perfetto se non ci fossero state alcune mosche fastidiose che, svolazzando intorno ai piatti, vi andarono anche a finire dentro. Concettina protestò e dette la colpa ai genitori per aver messo il pollaio troppo vicino alla casa.

Alla fine del pranzo arrivarono con un furgoncino tre musicanti, ingaggiati da Gino, che suonarono, uno con la fisarmonica, uno con un piffero e uno con un flauto, dei brani popolari; gli sposi ballarono e si formò anche qualche altra coppia, come quella dello zio danaroso e della bella signora bionda dai tacchi alti, che si dettero a balli molto figurati che fecero strabiliare i presenti, che mai avevano visto balli simili e scarpe con tacchi di tal altura. Dalle chiacchiere fatte durante il festino, si venne a sapere che il vestito bianco della sposa era stato cucito da una ragazza, una tale Rita, che faceva la sartina a tempo perso, e che la stoffa era stata fornita da Filippo, ed era una stoffa di prima qualità. Dopo queste notizie, tutti fecero i complimenti e dissero che non solo Concettina, ma anche il vestito era particolarmente bello e che indosso a lei faceva un figurone.

  • P. De Paola, Annina e Bartolino, Booksprint, Buccino 2018.

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