top of page
biase-zurlo.jpg

BIASE ZURLO

(Baranello, 12 dicembre 1755 - Napoli, 18 maggio 1835)

Primo intendente della Provincia di Molise

Primo ad imbattersi nella falla aperta da queste sentenze ne fu l'esecutore Biase Zurlo, eminente nostro comprovinciale. Egli cercò di rimediarvi, esponendo nella sua Ordinanza 19 Dicembre 1811 la necessità di derogare al rigido dispositivo su quei feudi separati, mettendo innanzi il bisogno di molta quantità di combustibile pel rigido clima di Capracotta, e stabilì competere alla popolazione la comunanza del legname boschivo fra popolo e feudatario anche sui feudi separati. Ne dovette compensare però la casa ducale, assegnandole altri 337 tomoli di terre coltivate in contrada Paduli, contigui a Monteforte, che l'Università vantava qual Demanio Comunale. La Commissione nelle sucitate Sentenze, mentre aveva definite come feudali separate le nostre contrade di Macchia ed Ospedaletto, aveva qualificato come demani feudali (cioè con pieni usi civici) le altre due di Monteforte e di Macchioli. Quest'ultima denominazione, mai incontrata per lo innanzi, apportò una certa confusione, ma in sostanza comprendeva le tre contrade di Cannavina, Cannavinello e Guastra. Ma Zurlo diradò la confusione stessa, attribuendo al Comune la demanialità di Cannavina (tomoli 285), e del più basso lembo di Guastra, detto Difesa dei bovi (tomoli 208), giustificando questo assegno quale compenso degli usi civici di pascolo sui precedenti due feudi separati, sottratti al Comune. Sparvero gli antichi attributi di Capracoctæ feudum, Capracoctæ Castrum, e restarono definite da Zurlo come demaniali comunali le contrade più immediate al paese (Guardata e Stocco, Cese, Santacroce, Pietralearda, Sottolaterra, ossia gli interi avvallamenti orientali ed occidentali, dell'abitato cui si aggiunsero Vallesorda, Cannavina e Difesa delle Guastra 6600 tomoli) con altra ordinanza del susseguente giorno 20 Dicembre 1821.

  • L. Campanelli, Il territorio di Capracotta. Note, memorie, spigolature, Tip. Antoniana, Ferentino 1931, pp. 144-145.

bottom of page