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CAPRACOTTA, IERI, OGGI, DOMANI

di Maria Delli Quadri (1935-2018)

 

Luglio 1964: comincia la prima estate, a Capracotta, della mia nuova vita da coniugata. All'epoca le case erano ancora piene di gente, i negozi di alimentari numerosi e frequentati; c'erano latterie, rivendite di vino, allevamenti di mucche, pecore e cavalli, sarte bravissime, ricamatrici, calzolai rinomati, agricoltura praticata su larga scala con coltivazione di lenticchie, patate, fagioli e anche grano. La transumanza era ancora esercitata regolarmente. Le scuole, elementari e medie, pullulavano di bambini vocianti che attraversavano il paese, la mattina e all'uscita; c'erano le suore che curavano i più piccoli e insegnavano l'arte del ricamo alle ragazze da marito. Era, insomma, tutto un fervore di vita che dava sicurezza e stabilità e che non faceva sentire l'isolamento che tanto colpisce i paesi di oggi. Le donne si riunivano, d'estate, fuori all'aperto fino a sera tarda; d'inverno, davanti a grandi fuochi scoppiettanti nei camini, si facevano compagnia ragionando tra loro di questo e di quello. Televisioni, poche; giornali in qualche casa, sempre, ma con poca scelta. Vita semplice, modestia di comportamento, morigeratezza di costumi, osservanza piena alle leggi dell'etica e ai precetti della religione. D'estate il paese era meta ricercata di villeggianti che affollavano l'albergo Vittoria e davano lustro al centro altomolisano, sito a 1.421 m.s.l.m. Questa era la Capracotta che io ho trovato nel 1964.

  • M. Delli Quadri, Il mondo di Maria, a cura di E. C. Delli Quadri, Youcanprint, Lecce 2021.

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