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LA CONFRATERNITA DEL LUPO

di Daniele Lombardi (1979)

Davide stava sognando Giulia. Dopo pranzo aveva approfittato per stendersi un po' a riposare sul divano e ben presto, complice lo stress degli ultimi giorni, il sonno lo aveva vinto. Nel sogno Giulia appariva ancora bellissima e sorridente come prima del rapimento. Lui era al volante della MiTo rossa di Giorgio e stava percorrendo la strada che da San Pietro Avellana conduce a Capracotta, paese dove, nella sua visione, abitava l'amica. A fare da colonna sonora a quel viaggio onirico era la canzone dello spot televisivo Alfa, che sembrava creata apposta per accompagnare la guida sportiva con la quale Davide affrontava le curve della dissestata provinciale. Giunto in paese, parcheggiava nel piccolo spiazzo antistante la casa della ragazza animato, ogni lunedì mattina, dalle squillanti voci del mercato, suonava il clacson e lei scendeva felice, caricava la piccola valigia nel bagagliaio e saliva in macchina. Poi la ragazza metteva la sua mano sopra quella di lui, a sua volta appoggiata al cambio e Davide sentiva il calore di quel contatto, provando un brivido. Giulia gli faceva cenno di andare, lui inforcava gli occhiali da sole e ripartiva verso una meta sconosciuta. A questo punto del sogno squillò il cellulare che Davide trovò a tentoni sul tavolo vicino: era Laura.

– Ciao, Davide – esordì senza troppi fronzoli – devo chiederti un favore molto importante e spero che vorrai accontentarmi.

  • D. Lombardi, La Confraternita del Lupo, Volturnia, Cerro al Volturno 2011, p. 175.

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