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DESCRITTIONE DI TUTTA ITALIA

di Leandro Alberti (1479-1552)

Poscia sopra detto monte appareno queste Castella Bomia, Colmezzo, Transrivo, Monte Ferrando, & Pietra Ferracina, Salendo alla Fontana de 'l detto fiume, scopresi, sopra Pietra Ferracina, il Castello di Pilo & poi la Città di Bucello & Pescolo di Penataro, s. Angelo di Pescoli co 'l Castello di Giudice molto nominato per la memoria di Giacomo Caldora valoroso Capitano (come è detto) signore di esso Delle cui eccellenti opere lungamente ne scrive Bionde ne 'l XXVII libro dell'historie & Sabelico & il Corio. Nacque tanto huomo quivi, & colle sue gloriose opere, lo fece molto nominare. Piegandosi alla finestra, nell'arduo & difficile monte appare Capracotta Castello, & scendendo alla bassa Valle, vicino al monte Maiela, vedesi il nobile Castello di Agnone, che tiene il primato sopra gli altri Castelli di questi paesi. Vuole Biondo che questo sia l'antica Città d'Acquilonia, così detta dagli antichi, de la quale scrive Livio nel X libro che L. Papirio Console condusse l'essercito ad Acquilonia, & quivi fece con grande cerimonie giurare fedeltà à i soldati Sanniti, de li quali furno selti sedici milia da lui, & nominati Linteheati. Vedese poi San Pietro di Avellana. Sono poscia altri Castelli vicini al Sagro, de li quali ne Peligni farò mentione.

  • L. Alberti, Descrittione di tutta Italia, Giaccarelli, Bologna 1550, p. 231.

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