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GENTE BUONA

di Eugenio Cirese (1884-1955)

Gli scolari, seduti sull'erba sbocconcellavano la colazione e scrivevano con le matite sul diario. Le donne, in circolo, si scambiavano porzioni di cibo. Il maestro aveva acceso un sigaro e guardava col binocolo.

– Guarda – disse a Luigino che gli sedeva a lato, porgendogli il binocolo – che cosa vedi lì, a nord, pel fianco di quel monte?

– Un paese molto lungo.

– È Poggio Sannita – precisò il maestro. – E più su?

– Sulla cima del monte vedo alcune case.

– Come corri! – disse ridendo il maestro. – Ma giacché ci sei arrivato sappi che lì su trovasi Capracotta, il paese più in alto del Molise, perché situato a circa 1300 metri sul livello del mare.

– Brrr! Che freddo! – disse una bimba.

– Ma che aria pura! Capracotta, è una stazione climatica molto frequentata dai forestieri durante l'estate.

– Come ci si arriva?

– Si scende alla stazione di Carovilli sulla linea ferroviaria Carpinone-Sulmona. Da Carovilli una comoda strada carrozzabile conduce a Capracotta. Carmela, prendi il binocolo e guarda più in giù, a sinistra... così. Che cosa vedi?

– Un altro paese molto grande.

– Agnone.

Mentre gli alunni si contendevano il binocolo, il maestro riordinò alcune carte. Mentre gli alunni si contendevano il binocolo, il maestro riordinò alcune carte. Saziata la curiosità fece sedere tutti e disse:

– Agnone è uno dei centri più importanti della nostra provincia; è stata ed è madre d'ingegni eletti e ha dato in ogni tempo eroi e martiri alla causa della indipendenza italiana. La bella cittadina va ricordata specialmente per le sue antiche industrie del bronzo, del rame, del ferro e dell'oro. Ad Agnone si fondono campane, si fabbricano utensili e attrezzi di rame e di ferro, si fanno monili d'oro molto apprezzati. Rimasta quasi staccata dai maggiori centri della provincia, perché lontana dalla ferrovia, ha visto intristire le cento botteghe, illanguidire il suo commercio; ma, per la volontà e la tenacia dei suoi figli, Agnone ha oggi la sua ferrovia, e vedrà presto le sue industrie tornate all'antico splendore.

  • E. Cirese, Gente buona. Libro sussidiario per le scuole del Molise, Carabba, Lanciano 1925, pp. 32-35.

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