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GIOVANNI LEO PAGLIONE

(Capracotta, 12 giugno 1917 - Campobasso, 21 maggio 2004)

Pittore

Nasce a Capracotta il 12 giugno 1917.  I suoi sono inizi da pittore autodidatta,  e già a quattordici anni decora appartamenti privati. Nel 1937 incontra a Campobasso il maestro Amedeo Trivisonno, il quale, apprezzando le qualità del giovane, gli offre il suo insegnamento disinteressato, gli fa abbozzare figure e poi, verificatone le doti artistiche, gli affida la realizzazione di alcune parti di affreschi nelle chiese molisane a cui stava lavorando. Come Trivisonno, P. mostra di apprezzare l'arte rinascimentale e i grandi maestri del neoclassicismo. Da quegli anni si snoda una biografia artistica ispirata all'assunto «La natura è maestra, e il vero è un controllo che non può sfuggire», sicché il suo percorso «è permeato da una stesura che non mostra trasformazioni sostanziali, bensì maturata riflessione, progressivo affinamento nell'interpretazione soggettiva e negli accostamenti cromatici. Un percorso ove hanno trovato ampio spazio la luce, i colori mediterranei, i paesaggi molisani, che emergono attraverso una ricerca mediata dalla maniera, quindi dal momento di più consapevole riflessione». Una svolta nella espressione artistica di P. avviene alla partenza di Trivisonno per il Cairo, perché allora egli si avvicina allo stile di Marcello Scarano. Dal '45 in poi comincia un'intensa attività come decoratore di cappelle e chiese di Campobasso e provincia, Isernia e provincia, ma anche di Avellino e Roma (convento delle suore Immacolatine). Nel 1948 è presente alla Mostra nazionale di Pescara, a cui seguiranno, nel '58 e nel '59, quella di Termoli e la Mostra nazionale Enal di Campobasso, dove è premiato con medaglia d'argento. Si succedono altre collettive e personali, in cui sempre, coerentemente alle proprie scelte, si legge una costante ricerca del vero, come pure una voluta attenzione rivolta al passato, considerato non come semplice citazione, ma piuttosto come discorso sulla memoria. Nella vasta produzione artistica di P., occupa un posto di rilievo la pittura da cavalletto. «Interessanti sono i suoi paesaggi dai toni luminosi, le nature morte dalla ricca gamma cromatica e la ritrattistica» (C. Carano). In quest'ultima specialità, egli si mostra fine interprete della figura che gli sta di fronte, cogliendo gli aspetti psicologici della personalità, e tuttavia non supera mai il rispetto che deve alla vicenda umana di ciascuno, mostrando, con il suo segno, una partecipazione sentita ma discreta. Alla ricca galleria di ritratti, numerosissimi, quasi tutti di proprietà privata, bisogna aggiungere le opere conservate nelle chiese (Trivento, Casacalenda, Sepino, Montefalcone, Pescopennataro, Isernia, Carpinone, Capracotta, Carovilli, etc.). Nel '94 ha realizzato il ciclo della Via Crucis (14 tele) custodito nella chiesa di S. Giovannello, a Campobasso. P. ha trasmesso la passione per la pittura al figlio Francesco, che nella sua produzione mostra un evidente senso del colore e della forma. Il 19 maggio 2004 P. è stato celebrato al Dopolavoro ferroviario di Campobasso con l'importante iniziativa "Una vita per l'arte", in cui sono intervenuti numerosi esperti e conoscitori della sua arte, quasi un compendio della lunga e ricca opera dell'artista. Due giorni dopo P. viene investito da una moto mentre attraversa la strada, sotto casa sua, e muore, tra il cordoglio della popolazione e del mondo culturale molisano.

  • B. Bertolini e R. Frattolillo, Molisani. Milleuno profili e biografie, Enne, Campobasso 1998.

Opere scelte di Giovanni Leo Paglione:

  • G. L. Paglione, Gesù nel Gethsemani, olio su tela, 183x138 cm., 1950;

  • G. L. Paglione, Battesimo di Gesù Cristo, olio su tela, 269x230 cm., 1957;

  • G. L. Paglione, Santa Lucia, olio su tela, 190x141 cm., 1958;

  • G. L. Paglione, Dio Padre, olio su legno, 90x90 cm., 1960;

  • G. L. Paglione, Il trasporto della Santa Casa a Loreto, tempera su intonaco, 320x320 cm., 1967;

  • G. L. Paglione, San Bartolomeo scorticato vivo, olio su tela, 190x146 cm., 1968;

  • G. L. Paglione, Natura morta con il Castello Monforte, olio su tela, 1985;

  • G. L. Paglione, Santi Nazario e Celso camminano sulle acque, olio su tela, 190x370 cm., 1988;

  • G. L. Paglione, Crocifissione, olio su tela, 320x185 cm., 1989;

  • G. L. Paglione, La cena in Emmaus, olio su tavola, 156x154 cm., 1989;

  • G. L. Paglione, San Carlo Borromeo, olio su tela, 70x50 cm., 1990-99;

  • G. L. Paglione, Cappella di S. Maria di Loreto, olio su tavola, 1996;

  • G. L. Paglione, Giovanni Paolo II, olio su tela, 250x200 cm., 1997;

  • G. L. Paglione, San Cristanziano protegge Casalciprano, olio su tela, 250x200 cm., 1997;

  • G. L. Paglione, San Casto protovescovo di Trivento, olio su tavola, 182x100 cm., 1998;

  • G. L. Paglione, Gesù inchiodato alla croce, olio su tavola, 100x70 cm., 2000;

  • G. L. Paglione, Il vescovo Antonio Santucci, olio su tela, 70x60 cm., 2000.

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