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LA GROTTA DEL DIAVOLO

di Giuseppe Delli Quadri (1903-1990)

Sul monte San Nicola, tra Agnone e Capracotta, a circa 1.500 metri di altitudine, si apre, in seno alla montagna, una grotta di origine quasi certamente sismica, famosa per le varie leggende suscitate nella fantasia popolare, sempre pronta a interpretazioni bizzarre della realtà. Secondo una di queste, nella grotta si nascondevano preziosi tesori custoditi dal diavolo, il quale non permetteva a chicchessia di accostarsi e di entrare. Per chi osava varcare i confini proibiti della soglia, le punizioni erano terribili e spaventose.

Il coraggio e la virtù, tra due difetti: la codardia e la temerarietà.

Un giorno tre giovani, cosiddetti coraggiosi, incuranti del pericolo e avidi di ricchezza, decisero di tentare l'avventura in totale disprezzo delle note proibizioni. Come rito propiziatorio si recarono dal magaro per consultarlo e chiedere consigli. L'uomo, altrettanto avido, pensando alla grossa ricompensa in natura ricevuta e a ciò che avrebbe preteso poi, disse che erano necessarie tre cose per riuscire nell'impresa:

1) non avere mai paura e andare avanti sempre;
2) non portare addosso croci, immaginette religiose, medaglie di santi e madonne;
3) mai invocare il nome di Dio, qualunque cosa potesse accadere.

I tre partirono, pieni di entusiasmo per l'impresa che, secondo loro, li avrebbe consegnati alla storia.

  • G. Delli Quadri, Ricerche, ricordi e fantasie di un ottuagenario molisano, Bastogi, Foggia 1985.

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