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IL CORNO DI ZAPPONETA

di Cesidio Gentile (1847-1914)

Non mi ricordo il nomo del paeso

se sia Rocca Molisa o sia Pretoro.

Vanno a prendere lo stabio al Marleleso,

portan la colazione allo pastore

Como l'e il giorno, ci fanno la spesa:

la saguitella con la pomedoro

e portano col sacco le patane

melanzane, cocoze e melagrano.

Ma la comodità di Cavallaro

crede che non esiste alla Maiella.

Uno di Capracotta ebi a condaro

che pasturava al Iacci di Murella.

Solo di ghiacci si poteva saziaro

e ogni giorno si perdia un agnella.

Ce la rapiva uno arpiono fiero

e lui doveva staro sembro in pensiero.

Dunque, il parlaro che disso quel di Rica

mi credo che fu tutto un millandaro

Se alla Maiella l'agosto ci fiocca,

certo è più freddo assai di Cavallaro.

Quella cambesa che al turno ci tocca,

a nessun loco ci si poi negaro.

L'uso di nostra patria porta l'arte

che la campesa la sera si sparte.

  • C. Gentile, Raccolta delle poesie "non sperse", a cura di D. Padalino, Foggia 2005, p. 16.

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