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IL SENSO DELLE INTERSEZIONI

di Gianluca Galotta (1983)

Il 22 novembre '43, il giorno successivo alla strage di Pietransieri, soldati canadesi attaccarono i tedeschi posizionati sull'antica rocca di Castel di Sangro, conosciuta sulle mappe militari come "quota 1004". Era un punto strategico in quanto dalla cima di questa montagna si poteva sorvegliare l'intera valle del Sangro. I canadesi inizialmente furono però respinti. Non era facile espugnare questa altura ma dopo tre giorni di bombardamenti aerei e azioni militari l'operazione andò in porto. Questo episodio consegna alla storia anche uno dei tanti eroi anonimi che la guerra innalzò a una dolorosa gloria. Si trattava di un giovane volontario di Castel di Sangro il quale accompagnò i soldati alleati in una perlustrazione notturna fra rocce e ripidi pendii che rese possibile la successiva operazione con cui fu conquistata "quota 1004". Quella stessa notte quella giovane vita fu spezzata: il ragazzo fu catturato e decapitato. Una crudeltà senza limiti toccò questa vita e questo lembo di Abruzzo: quando le truppe alleate raggiunsero la cima trovarono la testa di questo giovane eroe su un ramo conficcato nel suolo. Fu questo il monito dei tedeschi alle forze anglo-americane. La presa di "quota 1004" non portò però a un sostanziale avanzamento degli Alleati. Il fronte rimase bloccato per altri sei mesi. Non era affatto facile continuare l'avanzata in un territorio così impervio. Inoltre motivazioni tattiche suggerivano al generale britannico Bernard Montgomery di indugiare in vista di un attacco decisivo da sferrare ai tedeschi.

Le popolaziooni che scelsero di rimanere nei loro luoghi di nascita, di vita e di affetti furono così condannate a passare il rigido inverno delle montagne abruzzesi in condizioni davvero proibitive. Si susseguivano infatti gli scontri fra gli anglo-americani, posizionati sulla riva destra del fiume Sangro dando origine a una linea che conteneva paesi del Molise come Rionero Sannitico, San Pietro Avellana, Capracotta, Castel del Giudice, Sant'Angelo del Pesco e i tedeschi a difesa della solida linea Gustav che attraversava i paesi montani della parte più meridionale dell’Abruzzo fino ad arrivare sulla costa adriatica nei pressi di Ortona.

  • G. Galotta, Il senso delle intersezioni, Graphofeel, Roma 2021.

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