VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
Le arie popolari musicate da artisti capracottesi
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
MANGITALIA
di Corrado Barberis (1929-2019)
Doverosamente, date le tradizioni della transumanza abruzzese, l'agnello è il protagonista indiscusso dei secondi piatti della montagna chietina. Per chi ha fretta di andare a tavola esso viene servito ciff ciaff: i suoi pezzi - o quelli del maiale - vengono buttati in padella con rosmarino, alloro, aglio e una spruzzata di vino bianco. La stessa ricetta è alla base del castrato alla pecoraia, le cui origini sono rivendicate anche dall'alto aquilano o dal Molise di Capracotta. In questo caso la padella viene sostituita dalla teglia, o meglio ancora dal coccio. E variano i tempi di cottura che, con tale carne più mastina, si allungano a tre o quattro ore. Speciale l'agnello sotto il coppo, con il tegame preso fra due fuochi: di sotto, le braci del caminetto, di sopra quelle che saranno state opportunamente stese sul coperchio. Trattato a cacio e uova, il figlio della pecora offrirà ai romani ampia materia di comparazione con il loro abbacchio sbrodettato. Sempre in tema di cacio e uova bisogna però ricordare le pallotte, ossia le polpette ripassate in padella al sugo di pomodoro. Per finire serviranno le paste con cacao, mandorle abbrustolite, caffè, uova e mosto cotto mescolate a farina e zucchero. Si rovesci su questa leccornia un giulebbe di cioccolato e poi si fugga da Roccascalegna o da Bomba.
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C. Barberis, Mangitalia. La storia d'Italia servita in tavola, Donzelli, Roma 2010, p. 195.