VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
Le arie popolari musicate da artisti capracottesi
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
MEMORIE HISTORICHE DEL SANNIO
di Giovanni Vincenzo Ciarlanti (1600-1653)
Bartolomeo Caracciolo, detto Carrafa, (da cui, à parer del Duca della Guardia, dipende la discendenza, e la continuatione del cognome Carrafa) come personaggio insigne, e di grande affare fu adoperato da tre Re in honorati carichi. Nel 1302 fu Vicere della Basilicata, e divenne Maestro Ostiario del Regno, e familiare di Carlo II. Nel 1309 governò Terra di Bari, e poi fatto Ciamberlano, e del Consiglio di Re Ruberto fù per lui Vicere, e Capitan Generale dell'Abruzzi, e finalmente dalla Regina Giovanna I fu creato Maestro Rationale della Gran Corte. Ma Andrea suo primogenito giunse non solo à carichi grandi; ma anche à nobili, e ricche Baronie; fù primieramente Ciamberlano, e Cavaliere familiare della Regina Giovanna, e Viceré dell'Abruzzi nel 1357. Fu poscia fatto da Urbano VI Papa suo amico Maestro di Casa, e Rettore del Ducato di Spoleti per la Chiesa, co 'l cui favore hebbe il modo d'accomodar bene la casa sua. Hebbe per moglie una ricca, e nobile Signora, non meno per linea di Padre, che di madre, la qual fù Maria figliuola di Pietro di Cornay, e di Giovanna figliuola del famosissimo Andrea d'Isernia, il che, come asserisce il Duca della Guardia, può ascriversi a gloria di sì nobilissima famiglia; e li portò in dote la Baronia di Foroli, la quarta parte di Castel di Sangro, la Rocca di cinque miglia, la Baronia di Pietrabondante, e di Vicalvello in Terra di Lavoro, e le possedevano nel 1352. Acquistò poi la Baronia delli Pizzi, con i Casali di S. Leucio, S. Mauro, e delli Staffoli, e di piu Civitella, Capracotta, Rocca d'Almeto, Caccavone, e Castelluccio co' il casale di S. Lucia. Comprò dalla Regina Margarita non solo Rocca Bernarda, e Rionigro nel 1381 ma hebbe anche diverse, & importanti mercedi, cioè un rendito perpetuo di quarant'oncie d'oro sopra la Dogana di Giovenazzo, la Piazza maggiore di Napoli, & una condotta di cento Cavalli per la difesa del Contado di Molise, e fu fatto del Consiglio Reale.
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G. V. Ciarlanti, Memorie historiche del Sannio, chiamato hoggi Principato Ultra, Contado di Molisi, e parte di Terra di Lavoro, Provincie del Regno di Napoli, Cavallo, Isernia 1644, pp. 398-399.