VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
Le arie popolari musicate da artisti capracottesi
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
NON DI SOLO PANE
di Ilaria Zilli (1976)
La necessità di spostare le greggi nei rigidi mesi invernali dalle cime innevate e comunque brulle delle montagne verso i pascoli sempre fertili del Tavoliere appare antica quanto la vocazione alla pastorizia delle popolazioni meridionali. È con i sovrani aragonesi che venne però definitivamente reso obbligatorio lo spostamento delle greggi nei pascoli del Tavoliere messi a disposizione dalla Regia corte e, attraverso una serie di norme e di regolamenti, venne riorganizzata intorno alla Dogana della Mena delle pecore l'intera economia pastorale del Regno di Napoli. Una riorganizzazione che riflette la nuova divisione internazionale della produzione e commercializzazione sia della materia prima che del prodotto finito che il Mezzogiorno in gran parte subisce, ma che comunque offre interessanti spazi di manovra ai suoi mercanti e ai suoi proprietari armentizi, oltre che un importante gettito fiscale allo Stato.
Come risulta nella documentazione d'archivio, i comuni molisani dai quali partivano le greggi dirette in Puglia erano numerosissimi, segnale dell'importanza che fra '600 e '700 aveva sempre più assunto l'industria armentizia nell'economia locale. Frosolone e Capracotta apparivano i centri più ricchi di greggi, ma è più facile elencare i pochi comuni non interessati al fenomeno che fornire l'elenco completo di quelli coinvolti. L'attività pastorale coinvolse di fatto trasversalmente tutti gli strati della società molisana. Proprietari di armenti erano sia i nobili feudatari locali che i numerosi borghesi proprietari di terre e masserie, che in essa cercarono, e spesso trovarono, la chiave per una rapida ascesa sociale.
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I. Zilli, Non di solo pane. I consumi alimentari della famiglia Japoce di Campobasso: 1743-1793, Ed. Scientifiche Italiane, Napoli 2005, pp. 42-43.