VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
Le arie popolari musicate da artisti capracottesi
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
IL PREZZO DELL'AMORE
di Ugo D'Ugo (1940-2023)
Il cielo terso diceva che anche quell'oggi sarebbe stata una bella giornata e con lena si diede a disbrigare le faccende domestiche. Il volto di lei era radioso nella penombra della cucina illuminata solo dal riverbero della fiamma del camino sulle pesche delle gote vellutate, sempre rosse come fanciulle spensierate. Ma negli occhi, guardandola attentamente, aveva un certo che di leonino e una fierezza che è propria di certe bestie feroci. Infatti guai a toccargli il figlio, sarebbe stata capace di inforcarti senza pietà. Preparò il pastone per il maiale e per i vitelli, poi recò il caffè a Michele e al salariato ed attese che l'acqua per il bagno fosse abbastanza calda per essere stemperata a sufficienza per riempire la vasca del bagno, che consisteva in un secchione di legno. Per il bagno i Tracanna avevano riservato un sottotetto appartato, ricavato dall'attiguo fienile.
La latrina che conteneva solo il lavabo ed il vaso all'inglese, non era sufficiente a contenere la vasca, ed era provvisoria perché in tempi migliori avrebbero costruito il bagno in un altro locale più spazioso. Incoronata riempito che ebbe il secchione, si denudò e vi si immerse dentro provando un gran sollievo.
Quando si bagnava lei se ne stava oltre un'ora immersa nell'acqua tiepida, provando un mare di piacere ad insaponarsi i seni sodi come caciocavalli di Capracotta, che si irrigidivano ancor più sotto il contatto delle dita che fregavano i capezzoli, ora con dolce carezza, ora con ritmo più svelto.
Godeva quelle sensazioni beandosi di essere ancora capace di tanto, nonostante i suoi quarant'anni. Forse a quaranta anni una donna di città è nel pieno delle sue attività, ma quelle di campagna sembravano vecchie decrepite, rese ancora più vecchie dai lunghi fazzolettoni neri che portavano annodati sotto il mento. Ma Incoronata no, lei faceva eccezione, con le sue pesche sulle gote! E aveva i capelli corvini che spuntavano sotto il fazzoletto giallo, solo aveva dei lunghi baffi sotto il naso. Ma il detto diceva «donna baffuta è sempre piaciuta».
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U. D'Ugo, Il prezzo dell'amore, Ed. Goliardiche, Trieste 2003, pp. 69-70.