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STENDHAL IN BICICLETTA

di Manlio Pisu (1959)

Gli ingredienti per affermarsi come la nuova frontiera del turismo ci sono tutti, tanto più nel contesto post-Covid, che induce a riscoprire con nuovi occhi il principio del "vicino è bello". Ciò che è rimsato della rete viaria dei tratturi, spolpata da un'usucapione aggressiva in decenni di abbandono, costituisce ancora e malgrado le ingenti perdite un patrimonio che - se opportunamente valorizzato in una logica di bikemony e di turismo sostenibile per bici, trekking e cavallo - può fungere da volano per l'economia locale, contribuendo a rivitalizzare il tessuto sociale e a contrastare lo spopolamento dei tanti piccoli borghi.

Oltre a Saepinum l'archeologia molisana ha da offrire altri siti di rilievo, come per esempio Pietabbondante. Ad Agnone, in alto Molise, ci sono ancora oggi le fonderie tradizionali che per secoli hanno sfornato le campane in bronzo per le chiese di Roma.

Le montagne dell'Appennino, con il loro manto boschivo ben preservato, la fanno da padrone: il massiccio del Matese, i monti della Meta, il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Capracotta e Campitello Matese, forti anche di un buon innevamennto invernale, hanno una naturale vocazione per sci di fondo, ciaspole, trekking, escursioni a cavallo e naturalmente mountain bike. Sul mare, Termoli, con il suo borgo antico, è il porto di partenza per le Isole Tremiti, in mezzo all'Adriatico.

  • M. Pisu, Stendhal in bicicletta. Itinerari cicloturistici d'autore e bike economy, Il Sole 24 Ore, Milano 2023.

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