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VITTORIO GIULIANO

(Capracotta, 23 luglio 1934 - 10 maggio 2019)

Insegnante e presidente della Fisi regionale

L'anziano che mi ha raccontato questa storia, all'epoca era bambino e viveva con la famiglia in una povera casa contadina. non possedevano, come altri, un gregge di ovini, ma vivevano del frutto della loro terra e facevano affidamento per sostentarsi sull'allevamento di un unico maiale che, una volta macellato, avrebbe sfamato la famiglia per un anno intero. Quel giorno i nazisti, dopo aver depredato del loro gregge altre famiglie di Capracotta, si diressero anche verso la casa del mio interlocutore che si trovava da solo insieme alla madre. I militari perlustrarono la casa rendendosi conto che l'unico possedimento di un qualche valore della famiglia era il maiale che razzolava in cortile e non esitarono a prenderlo. L'anziano, dopo più di sessant'anni da quell'evento, ancora piangeva nel raccontarmi come la madre si fosse messa sulla strada degli occupanti, tentando con tutte le sue forze di opporsi al furto del maiale, rischiando la sua stessa vita. Lui era rimasto nascosto come gli aveva intimato la mamma, ma, dopo tutti queli anni, poteva ancora sentire le urla della donna come pugnalate nella carne. Mentre mi parlava, ho immaginato quella madre che rientrava in casa, tentando di asciugarsi le lacrime, per rimanere forte di fronte al figlio a cui, nei mesi successivi, non sapeva cosa avrebbe dato da mangiare. Tornato ad Ascoli dopo quella trasferta di lavoro, avevo deciso di prendermi alcuni giorni di riposo da passare con i miei figli. Vedere gli occhi pieni di lacrime di quell'uomo era stato come essere preso e scosso per le spalle, risvegliato da un torpore in cui mi stavo accomodando. Avevo bisosgno di ricordarmi cosa avesse davvero valore nella mia vita.

  • M. Ossini, Kalipè. Il cammino della semplicità, Rai Libri, Roma 2020, p. 122-124.

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