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Orografia: Capracotta


Giambattista Masciotta

L'agro di questo comune, esteso ea. 4.232, confina ad or. con Agnone, a sett. con Pescopennataro, S. Angelo del Pesco e Castel del Giudice, a pon. con S. Pietro Avellana, a mezz. con Vastogirardi.

Le sue più alte vette sono: il colle Campanella (m. 997), un altro colle Campanella (m. 1.112), la Serra dei Confini (m. 1.373), la catena della Montagna (m. 1.400), la Crocetta (m. 1.469), il Cavallerizza (m. 1.512), il S. Nicola (m. 1.514), il S. Luca (m. 1.575), il monte Capraro (m. 1.721), il monte Campo (m. 1.745).

L'agro stesso è percorso dalla provinciale n. 70, che si svolge fra pascoli ubertosi.

Capracotta, in cima ad un monte, giace in un sito pianeggiante, e come in una sella, di cui i monti Capraro e Campo sono gli arcioni; onde ha limitato orizzonte, malgrado che dall'Alpi al Ionio sia la più alta vetta italica abitata.

Dista dalla stazione ferroviaria di S. Pietro Avellana km. 12, e da quella di Carovilli km. 23.


Giambattista Masciotta

 

Fonte: G. Masciotta, Il Molise dalle origini ai nostri giorni, vol. I, Pierro, Napoli 1914.

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