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Suor Rosa de Baccariis (15 giugno 1780)

  • Immagine del redattore: Letteratura Capracottese
    Letteratura Capracottese
  • 28 ott
  • Tempo di lettura: 1 min

Suor Rosa de Baccariis
Il manoscritto di suor Rosa Baccari.

La storia è quella della famiglia Baccari che va molto indietro nel tempo. Arriva a Capracotta verso la fine del 1400.

Successivamente (a seguito di gravi contrasti tra i Baccari e i Di Maio) un ramo della stessa si trasferì a Bonefro e altro ramo, quello dei Di Maio che con Giuseppe (1660-1708) sposa Angela Baccaro nel 1684, a Deliceto (FG).

La presenza dei Baccari a Bonefro risale ai primi anni del 1600 con tale Matteo Baccari.

Quanto a Rosa de Baccariis (spesso il cognome Baccari ha subito mutazioni anche per distinguerlo da altri rami), la suora che ha effettuato la donazione di cui al documento allegato in favore del convento di Agnone, ci troviamo all'epoca di Nunzio Baccari (1666-1738), dapprima vescovo di Bojano nominato da Vincenzo Maria Orsini diventato papa Benedetto XIII, e poi vicegerente di Roma nominato da papa Clemente XII. Nello stesso periodo un ramo Baccari si trasferisce pure ad Agnone. Proprio qui sono presenti anche le due figlie di Giuseppe Di Maio che, dopo la morte della moglie, le fa rinchiudere nel monastero di Santa Chiara.

L'unico elemento che può dare indicazione circa il ramo Baccari a cui appartiene suor Rosa è dato dallo stemma. I Baccari di Bonefro e di Capracotta hanno in comune l'immagine del toro passante al naturale. Lo stemma di Bonefro ha tre stelle, quello di Capracotta ne ha una sola a punte plurime. Bonefro ha nello stemma anche le bacche e il colore azzurro. Suor Rosa de Baccariis dovrebbe appartenere dunque al ramo di Capracotta.


Bruno Zappone

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