Sin dall'inizio l'istituto scolastico di Capracotta, sorto il 3 giugno 1894, è stato retto dalle suore preziosine, appartenenti alla comunità religiosa delle Adoratrici del Sangue di Cristo, fondata nel 1834 ad Acuto, in provincia di Frosinone, da Maria De Mattias (1805-1866), una suora che fu prima di tutto una grande pedagoga. Oggi, nonostante il tema della parità dei diritti tra uomo e donna sia al centro del dibattito pubblico, vengono spesso dimenticate, scientemente, tutte quelle donne che hanno portato avanti temi femministi all'interno della Chiesa, un'istituzione santa ma piuttosto maschilista.
Maria De Mattias, proclamata beata da papa Pio XII, fu infatti una femminista ante litteram che, all'interno dei rigidi steccati ecclesiastici cattolici, nutrì il sogno di una riforma sociale che aprisse le porte della scuola alle ragazze affinché la donna, finalmente, potesse essere trattata come l'uomo, in Italia e in ogni angolo del mondo.
Questa aspirazione all'emancipazione femminile fece sì che nella primavera del 1894 alcune religiose della beata Maria fossero inviate a Capracotta per dar vita all'asilo d'infanzia, dove innumerevoli generazioni di capracottesi hanno iniziato il loro percorso scolastico. Fino al 1998 - anno in cui è stato spento l'ente morale - la carica di presidente dell'istituto spettava al parroco di Capracotta ma la vita quotidiana dell'asilo era affidata alle suore preziosine, con in testa una madre superiora, la cui cronotassi è la seguente:
Teresa Compagni (1894-1906);
Filomena Reali (1907-1918);
Nazzarena Felici (1919-1926);
Michelina Fusciardi (1926-1931);
Maria Cerimele (1931-1934);
Giuseppina Di Primio (1934-1939);
Pierina Foglietta (1940-1946);
Vittoria Desposati (1947-1948);
Amelia Massaroni (1948-1950);
Guglielmina Nardoni (1950-1953);
Giovanna Bernabei (1953-1955);
Luigina Petrucci (1955-1959);
Giuseppina Cardone (1959-1963);
Angela Raschiatore (1963-1966);
Concetta Mancini (1966-1973);
Mercede Leonelli (1972-1979);
Giacomina Norcia (1979-1994);
Concetta Riggi (1994-1998).
Non ho trovato particolari notizie sulle madri superiore che ressero l'asilo di Capracotta se non riguardanti una manciata di esse: suor Filomena Reali, ad esempio, dopo l'esperienza capracottese, risiedette dal 1929 al 1932, in qualità di presidente della comunità, presso il Conservatorio di S. Eufemia a Roma; suor Giuseppina Cardone è stata invece eletta priora del monastero di Ostuni (BR) nel triennio 2012-15; infine suor Concetta Mancini l'ho ritrovata in servizio nel 2005 presso l'ospedale civile "Umberto I" di San Marco in Lamis (FG) ma, purtroppo, nel 2021 è stata vittima del covid-19.
Tra le suore che più hanno lasciato il segno a Capracotta vi è certamente la croata Karolina Miljak, che ha «visitato e amato» l'asilo nel 1994, in occasione del suo centenario. Suor Karolina, che nel 2020 ha festeggiato i cinquant'anni di monachesimo, è oggi la direttrice nazionale della pastorale per i Rom della Chiesa croata, il cui obiettivo è quello di abbattere il «muro dei pregiudizi e delle discriminazioni» che riguarda quella etnia.
Francesco Mendozzi
Bibliografia di riferimento
Arcidiocesi di Foggia-Bovino, Annuario 2005, Ned, Foggia 2005;
E. Salvi, Una vita che si trasforma, in «Quel Bell'Ordine di Cose», 42, Adoratrici del Sangue di Cristo, gennaio-febbraio 2016;
G. Carugno, Asylum dossier, Capracotta 1994;
F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016.
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