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COME LUPI NELLA NEVE

di Marco Di Tillo (1951)

– Perché, a loro non piace la buzzica che c'hanno le donne in mezzo alle gambe? – seguitò la sgradevole donna.

– Buzzica? – esclamò spiazzato Severino.

– Torniamo a noi, Miconi – disse ancora il maresciallo, cercando di riportare il discorso su toni più concreti. – Quindi avete incontrato Garrincha e il suo amico in questo posto?

– Stavano qui, quando siamo attivati con il maiale.

– E che cosa facevano qua dentro?

– Credo che si fossero appena svegliati. Forse hanno dormito qui.

– E poi, che hanno fatto?

– Appena ci hanno visti, sono scappati via di corsa. Sono andati lungo quel sentiero, quello che porta a Capracotta – disse Miconi, affacciandosi sulla porta della baracca e puntando il dito in una direzione precisa. Nello stesso momento anche la vecchia si affacciò sulla porta. Aveva tra le mani il mestolo, da cui calavano vischiose gocce di sangue fresco.

– Mezzo chilo di sanguinaccio anche per lei, marescià? – domandò.

  • O. Di Tillo, Come lupi nella neve, Frilli, Genova 2021.

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