top of page

"Addio alle armi": la figura del Cappellano, Ettore Moretti e Nick Nerone (II)


Nicola Nerone.

L'altra fonte potenziale per le informazioni di Hemingway sugli Abruzzi è Beato Nicola Nerone (Nick), una figura che è nota agli studiosi di Hemingway, ma l'intera portata della sua influenza su Hemingway e sulla scrittura di "Addio alle armi" non è stata in precedenza esplorata.

Antonio Di Nardo (1929-2016), per diversi anni medico condotto di Capracotta, nelle sue "memorie" scrive che il suo insegnante di scuola elementare era Dante Nerone di Pietrabbondante, un altro paese di montagna a circa 20 chilometri a sud di Capracotta. Dante Nerone ha insegnato a Capracotta dal 1932 al 1939, e prima di allora nessun legame è stato trovato tra la famiglia Nerone e Capracotta. Nei registri di Pietrabbondante, abbiamo trovato diverse persone di nome Nerone: uno di loro si chiamava Beato Nicola, nato il 29 dicembre 1895 e fratello maggiore di Dante. Beato Nicola emigrò negli Stati Uniti quando aveva 10 anni con una sorella e due zii materni. Ha frequentato il liceo negli Stati Uniti e una foto della classe del secondo anno mostra Nick con sua sorella e un'amica; nel 1915, dopo la licenza liceale è tornato in Italia perché chiamato alle armi e arruolato. Negli archivi del Regio Esercito Italiano abbiamo ritrovato i fogli dello stato di servizio di Beato Nicola. Il 27 novembre 1915 è entrato come allievo ufficiale all'Accademia militare di Modena, il 18 marzo 1916 è stato assegnato al 206° Reggimento di fanteria ed il 6 aprile 1916 è arrivato in territorio di guerra. L'8 ottobre 1917 è stato ferito e ricoverato all'ospedale militare di Como; è stato dimesso il 16 aprile 1918 con un anno di servizio sedentario. Il 10 agosto 1918 è stato distaccato presso la 7a Compagnia Scaricatori aggregato al Deposito "Savoia Cavalleria", a Milano. Durante questo periodo è stato sottoposto a terapia riabilitativa presso l'Ospedale Maggiore di Milano, dove era in cura anche Hemingway. Il 19 novembre 1919 è stato congedato ed è tornato negli Stati Uniti.

Per il servizio prestato in guerra è stato insignito con tre distintivi d'onore per le ferite subite. Ha inoltre ricevuto le seguenti medaglie al valore:

  • Croce al merito di guerra;

  • Medaglia d'argento al valore militare (20-21 maggio 1916, Marcai di Sopra-

  • Passo Vezzena);

  • Medaglia di bronzo al valore militare (1-3 novembre 1916, San Marco);

  • Medaglia di bronzo al valore militare (19 agosto 1917, Monte S. Marco di

  • Gorizia);

  • Medaglia di bronzo al valore militare (9 ottobre 1917, Bainsizza).

Ha ricevuto la prima ferita e la Medaglia d'argento al valore durante la Strafexpedition austriaca sull'Altopiano di Asiago, le tre medaglie di bronzo e le altre ferite sul fronte dell'Isonzo. Al tempo della sconfitta di Caporetto (24 ottobre 1917), Nick era ricoverato in ospedale a Como, dove rimase per sei mesi.

È probabile che Nerone ed Hemingway si incontrarono per la prima volta a Milano, all'Ospedale Maggiore, dove entrambi andavano per la riabilitazione, tra agosto e ottobre 1918. Il nome di Nick Nerone compare tre volte nelle lettere di Hemingway, due volte nel 1918 e una nel 1921. La prima è una lettera alla famiglia scritta l'11 novembre 1918 (giorno dell'armistizio):

Terminate le cure sono stato invitato da un ufficiale italiano a prendere due settimane per la caccia e la pesca alla trota nella provincia degli Abruzzi. Vuole che trascorra il Natale ed il Capodanno nella sua casa di campagna e garantisce una bella caccia alla quaglia, al fagiano ed al coniglio. Gli Abruzzi è luogo assai montuoso, ed è nel sud dell'Italia e sarà molto bello nel mese di dicembre. Ci sono diversi fiumi con buone trote e Nick sostiene che la pesca è buona. Perciò farò lì la mia licenza.

«Nick» è quasi certamente Nick Nerone, che evidentemente si riferiva all'Abruzzo come la sua provincia. Poi ancora, il 28 novembre 1918, Hemingway scrive alla famiglia: «Ho promesso a Nick che andrò a caccia con lui negli Abruzzi». Tuttavia, proprio come Frederic Henry nel romanzo, Hemingway non mantenne la sua promessa a Nick. Durante le sue vacanze di Natale, prima di tornare negli Stati Uniti, scelse invece di andare con James Gamble a Taormina, in Sicilia, che, come sappiamo, è il limite estremo dei viaggi di Frederic Henry nel romanzo. Nel 1921, Nick Nerone fu mandato a Chicago per lavorare nel consolato italiano e lì con Hemingway rinnovarono la loro amicizia. Durante l'estate e l'autunno del 1921, si incontrano spesso e tirano di boxe insieme. Michael Reynolds definisce l'amicizia di Hemingway con Nick durante l'estate del 1921 «un dono inaspettato, un antidoto per l’umore instabile di Hemingway». Quando Hemingway condivise con Nick il suo desiderio di tornare in Italia con la sua futura moglie, Hadley, Nick incoraggiò ancora una volta il suo amico ad andare in Abruzzo, e così prese accordi per la giovane coppia. In una lettera a Grace Quinlan del 21 luglio 1921 (il suo 22° compleanno), Hemingway spiegò:

Andremo a Napoli e resteremo lì finché arriva il caldo della primavera. Suppongo a Capri e poi negli Abruzzi. Probabilmente a Capracotta - c'è un bel torrente per le trote lì - il Sangro - il campo da tennis ed è a 1.200 metri sopra il livello del mare - il posto più bello di cui tu abbia mai sentito parlare. Ho tutte le notizie sui prezzi eccetera dal mio miglior amico, Nick Neroni, che è appena arrivato in questo paese. Siamo stati insieme in guerra e se ne è rimasto un po' con me e mi ha dato tutte le informazioni. Lui tornerà in autunno e ci organizzerà tutto.

Abbiamo quindi le prove scritte che Nerone parlò a Hemingway degli Abruzzi e di Capracotta. Tuttavia, ancora una volta, la visita in Abruzzo con Nick Nerone non è mai avvenuta. Gli sposi Hemingway andarono invece a Parigi su consiglio di Sherwood Anderson. Perciò Hemingway non ha mai visitato l'Abruzzo, nonostante l'incoraggiamento entusiasta di Nick Nerone. L'inclusione degli Abruzzi nel romanzo e la disattesa promessa di Frederic di andarci potrebbe derivare dal senso di colpa di Hemingway per aver deluso due volte il suo amico Nick Nerone.

Il fascino di Nick su Hemingway è evidente in gran parte della sua narrativa. Nella sua storia inedita "The Passing of Pickles McCarty or The Woppian Way", il protagonista è un pugile italo-americano di nome Nick Neroni, che cambia il suo nome in Pickles McCarty, descritto come «un pugile da strapazzo che si guadagnava da vivere come pugilatore negli incontri di contorno a quelli principali. Uno di quei giovani pieni di buona volontà che si possono vedere se si arriva abbastanza prima dell'incontro più importante, e che con gran versamento di sangue e gran roteare di braccia si menano di brutto sul ring finché uno finisce K.O. per un minimo fisso garantito».

Non è difficile vedere nel pugile italo-americano tornato clandestinamente in Italia e arruolato negli "Arditi", la figura dell'amico di Hemingway, Nick Nerone. E in "Addio alle armi", Nick Nerone quasi certamente è il modello per il personaggio di Ettore Moretti, descritto come un ventitreenne italiano che viveva negli Stati Uniti, allevato con una sorella da uno zio, diplomato al liceo e arruolato nell'Esercito italiano come tenente, desideroso di diventare capitano, tre volte ferito e più volte decorato, tutti dettagli che corrispondono perfettamente a Nick Nerone.

C'è motivo di credere che Nick Nerone fosse negli Abruzzi con la sua famiglia prima del luglio del 1921 e che abbia visitato Capracotta, all'epoca una stazione sciistica molto importante nell'Italia centro meridionale. Nicoletta Conti (1883-1958), un'anziana signora del villaggio, raccontava che negli anni immediatamente successivi alla guerra, tra il 1920 e il 1921, un giovane che gli abitanti del paese chiamavano "l'Inglese" trascorse alcuni giorni a Capracotta. Era Beato Nicola Nerone che tornò in America nel luglio del 1921 e invitò Hemingway a visitare Capracotta negli Abruzzi? Se è così, non possiamo escludere che abbia conosciuto o sentito parlare di padre Placido, un frate popolare della zona.

La prima edizione di "Addio alle armi".

Nel 1922 Nick Nerone è tornato in Italia dove ha continuato la sua passione per il pugilato. Tuttavia non c'è più traccia di contatto tra Nick ed Ernest dopo il 1922, quando Hemingway si trasferisce in Francia, forse a causa delle loro divergenti scelte di vita. Nick Nerone infatti, divenne un fascista convinto e militante, mentre Hemingway diventò antifascista. Nel 1940 Nerone si laurea in Lingue e Letterature straniere all'Università di Venezia, insegna inglese a Bojano e poi a Campobasso dove in seguito si sposa e ha un figlio, Antonio, che continua a custodire la memoria di suo padre e gentilmente ci ha concesso l'accesso alle sue carte. C'è una coda in questa storia: secondo un nipote di Nick Nerone, che ci ha contattato, Nick fece un ultimo tentativo di comunicare con Hemingway quando il famoso scrittore visitò l'Italia nel 1948. Chiese a suo cognato, Ugo de Iorio, di consegnare a mano una lettera a Hemingway presso l'hotel in cui si trovava a Roma. Tuttavia non sappiamo quale messaggio ci fosse nella lettera. Non c'è tra i documenti di Hemingway alla JFK Library e non sappiamo se Hemingway abbia mai risposto. Beato Nicola Nerone è morto a Campobasso il 21 agosto 1951 all'età di 56 anni.

I dettagli di Hemingway sugli Abruzzi e su Capracotta sono troppo vividi per non provenire da qualcuno con una profonda conoscenza della regione. Quella persona era padre Placido o Nick Nerone o forse entrambi? Finché non avremo la prova che Hemingway ha incontrato padre Placido in Italia, una risposta definitiva alla domanda rimarrà inevasa. Tuttavia è quasi certo che uno o entrambi siano la fonte delle informazioni di Hemingway, che hanno dato un contributo importante al tema di "Addio alle armi", un romanzo che chiarisce l'amore di Hemingway per l'Italia e il suo popolo.


Vincenzino Di Nardo e Michael Kim Roos


 

Fonte: V. Di Nardo e M. K. Roos, "Addio alle armi": la figura del Cappellano, Ettore Moretti e Nick Nerone, in «Ácoma», XXV:15, 2018.

Comments


bottom of page