Antonio saliva la strada fermandosi di casa in casa e scuotendo una scatola di latta con l'immagine della Madonna per la raccolta di monete da offrire alla chiesetta che custodiva all'altro capo del paese. Il suo passo era incerto e il corpo si muoveva allo stesso modo con difficoltà.
Vestiva abiti scuri e portava un paio di occhiali dalle lenti pesanti tali che non si sapeva esattamente dove guardasse.
Accennava a volte ad un sorriso stereotipato ed enigmatico.
Di poche parole tra il rassegnato e il sofferente, aveva risposte vaghe che producevano imbarazzo.
Qualcuno diceva che avesse previsto il futuro di una bambina, la malattia, un pericolo imminente che avrebbe superato e poi... il padre della piccola non volle sapere altro.
In paese si diceva che Antonio avesse un antico testo, misterioso, dal quale sapeva trarre delle conoscenze impossibili al resto della gente.
Si diceva... e ciò lo rendeva ancora più strano, più indefinibile, soprattutto agli occhi dei bambini che lo guardavano con timore e curiosità.
Flora Di Rienzo
Fonte: F. Di Rienzo, Piccolo florilegio, Capracotta 2011.