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Attenti quando parlate il dialetto capracottese!


Immigrati Capracotta

Ho sempre sostenuto quanto Capracotta fosse famosa in molte parti del mondo ma che il nostro dialetto superasse i confini italiani mi ha lasciato perplesso. Vi racconto quello che mi è successo una mattina.

Mi stavo recando in ferramenta per acquistare della vernice che, al tempo delle norme anticovid, potevo raggiungere perché distava 50 metri da casa mia.

Durante il tragitto sono stato fermato da un cittadino extracomunitario, nire gné la felìma de la ciummenèra, il quale voleva vendermi a tutti i costi un paio di calzini. Educatamente, gli ho detto che non mi interessavano ma lui, con insistenza, ha cercato di vendermele ugualmente. Io continuavo a dirgli che non ero in alcun modo intenzionato a comprarle. Vista la sua ostinazione, ho sbottato in dialetto capracottese:

Zìzì, ma tu me vuó vénne le calzétte e ì nen tiénghe manghe le calòsce: che c'aja fà?

Incredibilmente, lui comprese quel che avevo detto e mi rispose:

– Amico tu compra calzini le scarpe compri dopo.

Sono rimasto un po' sorpreso e, alla fine, per togliermelo di torno acquistai i calzini.

Uagliù, quanda parlàte capracuttése n'è ditte ca nesciùne ve capìsce: ŝtéteve accòrte... pe l'amore de Dije!


Nicola Carnevale

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