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Chisseneimporta



Ma chisseneimporta se, nella campagna elettorale delle amministrative 2011, non si è parlato della viabilità di Milano, o delle fognature di Pisticci, o dei servizi sociali di Vico Equense, o del bilancio dell'Asl di Monfalcone, o del vigile di quartiere a Gallarate, o dell'asilo comunale di Capracotta, o dei parcheggi di Pinerolo, o dell'assistenza anziani di Altopascio, o della tangenziale di Montevarchi, o delle asfaltature di Orosei, o della raccolta differenziata di Cesenatico, o del centro accoglienza di Porto Empedocle o dei sostegni per le famiglie di Sant'Angelo Lomellina?

Chisseneimporta se ai nostri occhi meravigliati si è di nuovo palesata - dissacrante, commovente, volgare, chiassosa, arrogante, scorretta, sputazzante, pernacchiosa, flatulente, buffonesca, farfugliante, maliziosa, diffamante, servile, veniale, povera, milionaria, elegante, stracciona, ammiccante, lasciva, scilipota, stradacquania - si è mostrata, dicevo, Italia, discendente da Bombolo, figlio di Alvaro che diede a Gegia due gemelli, Ric e Gian, i quali partorirono Fenech e Cassini, cugine di Buzzanca - l'arbitro cornuto - e di Banfi - "porcaputtena, ricchione" - delle storiche famiglie dei Fede e dei Mora, del ramo Corona, della nobile schiatta dei Ramba de' Cicciolini?

Chisseneimporta se, ancora una volta, a urne chiuse, più forte di tutto e tutti, eterno, immutabile e trasversale, ha vinto il Pensiero Unico italiano, ovvero quello di Pulcinella?


Mario Schiani

 

Fonte: M. Schiani, Chisseneimporta, in «La Provincia di Lecco», Lecco, 14 maggio 2011.

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