Diecimila persone, strette nel bavero dei cappotti e sotto la pioggia, la mattina del 7 febbraio del 1978 si congedarono da Iaco-gol nello stadio Salinella di Taranto. Presto sarebbe stato ribattezzato "Erasmo Iacovone" in suo onore, omaggio al mitico attaccante del Taranto che la notte del 6 febbraio morì in un incidente stradale.
Il piccolo grande eroe di Capracotta, trentuno anni dopo, resta simbolo del sogno e del riscatto per una città spenta a forza di veleni. Di Iaco non ci si dimentica e stasera alle 21:30 al Ramblas Music Club di via Regina Margherita a Taranto va in scena un ricordo molto speciale. "Iaco", così semplicemente il titolo, è un cine-reading liberamente tratto dalla storia di Erasmo Iacovone. Una lettura, in buona sostanza, della sceneggiatura per un film su di lui, progetto in realizzazione firmato da Mauro Caporale. Ad accompagnare la lettura di Massimo Colaci saranno, oltre a immagini documentarie, le improvvisazioni al piano di Ettore Carucci.
"Iaco" racconta del carismatico anti-eroe di Capracotta e della sua amicizia con Aldo, capo ultrà della Curva nord e operaio dell'Italsider. Carichi della voglia di farcela, si rivelano in qualche maniera fratelli. E quando Erasmo muore, allora Aldo decide di mirare a una promozione in fabbrica frequentando la scuola serale.
Perché è così che avrebbe faticato il suo idolo, re dell'elevazione da terra e del mitico colpo di testa che faceva esplodere lo stadio al grido di Iaco-gol, benedizione di qualche stagione e, con la morte, per sempre.
A. G.
Fonte: A. G., Cine-reading ricordando Iaco-gol, in «La Repubblica», Roma, 8 febbraio 2009.