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La commemorazione di Tommaso Mosca


Il deputato Tommaso Mosca (1859-1927).

Venerdì 25 marzo 1927, anno V° della rivoluzione fascista. La Camera dei Deputati è stracolma di camicie nere. L'aria è pesante. Il fascismo, dopo l'omicidio Matteotti, ha gettato la maschera, imprimendo una svolta totalitaria al governo dell'Italia, di cui Benito Mussolini ne è l'indiscusso Duce.

Nella tornata ordinaria di lavori parlamentari, dopo aver discusso circa l'opportunità di convertire in legge il decreto di riforma del regolamento legislativo dell'Opera Nazionale Combattenti, qualcuno si avvicina al presidente della Camera e gli comunica qualcosa all'orecchio. Il presidente Antonio Casertano (1863-1939) ferma l'aula e dichiara: «L'onorevole Josa ha chiesto di parlare per commemorare il defunto ex-deputato Tommaso Mosca. Ne ha facoltà». Il nostro uomo, nipote dell'illustre Nicola Falconi, è infatti deceduto nella notte nella sua casa romana.

A quel punto l'on. Guglielmo Josa (1870-1961), futuro presidente del Consiglio provinciale del Molise e camicia nera della prima ora - un molisano che parteciperà attivamente alla vita politica fascista del Molise e di Capracotta - comincia a leggere il suo intervento di condoglianze in morte dell'amico Tommaso Mosca:

Onorevoli colleghi, ieri si è spento in Roma l'onorevole Tommaso Mosca, che appartenne a questa Camera per due legislature inviatovi dal mio Molise. Alto magistrato, portò nell'esercizio del suo lungo, difficile, delicato ministero la forza di una coscienza intemerata e la luce di un poderoso intelletto. Deputato, fu specialmente studioso di problemi giuridici ed economici e si deve citare di lui sovratutto la relazione per il disegno di legge sul bene di famiglia e sulla piccola proprietà terriera, che resta ancora oggi una pregevole monografia dell'importante questione, la quale tuttavia ci appassiona e attende di essere risolta. Tommaso Mosca viveva lontano dalla vita politica da molti anni, ma è morto credendo nel Fascismo ed io, anche a nome dei colleghi del Molise, compio il dovere di ricordarlo alla Camera fascista. Prego la Camera di esprimere il proprio rimpianto alla famiglia dell'estinto ed al comune nativo, Capracotta.

Pietro Fedele (1873-1943), ministro dell'Istruzione, si associò al commiato a nome di tutto l'esecutivo, mentre per la Camera dei Deputati fu lo stesso presidente Casertano ad unirsi alle condoglianze, affermando di voler mettere «a partito la proposta di inviare le condoglianze della Camera al comune di Capracotta ed alla famiglia dello illustre estinto». Quattro giorni dopo, infatti, nella tornata di martedì 29 marzo 1927, Antonio Casertano legge un telegramma giunto alla Camera dal podestà di Capracotta, Gregorio Conti (1871-1943): «A nome di questa cittadinanza mi onoro ringraziare vivamente V. E. Governo Nazionale Camera Deputati per commemorazione e condoglianze inviate perdita nostro illustre e beneamato concittadino S. E. Tommaso Mosca. Ossequi».

Tommaso Mosca, a cui è dedicata la scuola media statale di Capracotta, fu uno studioso e un uomo politico di gran pregio. Ma, se in campo politico visse alterne fortune ed amare esperienze - tanto da esser costretto a rimettere il proprio mandato in occasione delle accuse mossegli dopo la costruzione del Palazzo di Giustizia di Roma nel 1913 -, in ambito giurisprudenziale la chiarezza della sua fama fu invece universalmente riconosciuta. Oltre agli studi sul pignoramento e il sequestro, sulla costituzione della parte civile, sulla trascrizione, sui servizi pubblici automobilistici e sul bilancio della Pubblica istruzione, il nostro fu tra i primi a teorizzare su carta un opportuno accordo tra il Regno d'Italia e la Chiesa, accordo che troverà concretezza nei Patti Lateranensi sottoscritti l'11 febbraio 1929.


Francesco Mendozzi

 

Bibliografia di riferimento:

  • A. Arduino, Capracotta: 30 anni di storia, S. Giorgio, Agnone 1986;

  • Camera dei Deputati, Atti parlamentari, Legislatura XXVII, 1a sessione, Discussioni, 25 marzo 1927;

  • Camera dei Deputati, Atti parlamentari, Legislatura XXVII, 1a sessione, Discussioni, 29 marzo 1927;

  • F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016;

  • T. Mosca, Sull'inchiesta per la costruzione del palazzo di giustizia, Colombo, Roma 1913;

  • T. Mosca, Della intangibilità sostanziale e permanente della legge delle Guarentigie, Dir. della Nuova Antologia, Roma 1915.

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