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L'epigrafe di mons. Baccari nel cortile di S. Bartolomeo


L'epigrafe della consacrazione di mons. Francesco Baccari (foto: L. Cutrone)..

Casualmente mi è capitato di accedere ad un cortile della chiesa di San Bartolomeo, nel centro storico di Campobasso (non è semplice entrarvi perché non aperto al pubblico). All'interno di esso ho notato, oltre una curiosa nicchia, un'epigrafe settecentesca. Essa è testimoniata anche dal Gasdia che la colloca però «sulla parete che sovrasta gli archi della nave in corno del Vangelo». L'epigrafe si trovava quindi dentro la chiesa, almeno fino al XVIII secolo.

Ma cosa c'è scritto?


D.O.M. PRINCIPEM HANC ARAM FRANC(iscus) DE BACCARIIS EP(iscop)VS THELES(inus) DIE XXX MAIJ MDCCXXVI NEC NON ECCL(esi)AM HANC CVM RELIQVIS DVOBVS ALT(aribus) S(anctæ) M(ariæ) ANGELOR(um) ET S(ancti) DONATI DOM(inicus) ANT(onius) MANFREDVS EP(iscop)VS BOJANEN(sis) DIE III JVL(ii) MDCCXL SOLEMN(iter) DEDICAVIT IPSAMQVE VISITANTIB(us) DOM(inica) I JVL(ii) XL DIES INDVLGENTIÆ PERPETVO CONCESSIT


L'epigrafe è chiaramente settecentesca. Il 30 maggio 1726 il vescovo della diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata dei Goti Francesco Baccari (nato a Capracotta l'8 ottobre 1679 e morto a Cerreto Sannita il 13 maggio 1736) consacrò anche l'altare maggiore di San Bartolomeo. Il 3 luglio 1740 il vescovo di Bojano Domenico Antonio Manfredi consacrò l'intera chiesa ma in particolare due altari: quello della Madonna degli Angeli e quello di San Donato.


La nicchia dove sta l'epigrafe e lo stemma della famiglia Baccari.

Interessante come un vescovo di una diocesi campana viene interpellato nella consacrazione della chiesa. Inoltre c'è da dire che il fratello del nostro Francesco Baccari, ovvero Nunzio Baccari, fu vescovo della diocesi di Bojano dal 1716 al 1737 e sotto il pontificato di Benedetto XIII (Orsini, che conosciamo bene) fu vicegerente a Roma. Probabilmente, proprio perché il fratello era vescovo della diocesi di Bojano dal 1716, Francesco Baccari fu invitato a consacrare la chiesa di San Bartolomeo nel 1726. La famiglia Baccari, della quale abbiamo la foto dello stemma, era di origini chiaramente capracottesi.


Libero Cutrone

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