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Da Foligno: non è ver...



...che l'amor preferisca grandi cuor.

...che l'ispettore D'Eva, accogliendo l'avvertimento del Padreterno, abbia finalmente deciso di... non raccogliere il pomo.

...che Donati Amedeo suoni l'organetto, il mandolino, la chitarra, il quartino, la tromba e intrepido, ecc.

...che il signor Di Roccobonofaina stia per perdere la testa.

...che il capo deposito locomotive ha mantenuto in servizio due avventizi antifascisti.

...che Di Tanna Diodato abbia musicato l'orario ferroviario.

...che Di Tanna Diodato sia nativo di Capracotta. Tableau!

...che l'assistente sor Santi navighi negli stretti previa accurata ripulitura eseguita da altri.

...che Gueli Filippo sia tuttora capitano.

...che il macchinista Tonti vada spesso a Trevi per quistioni di cuore.

...che il rag. Mennella abbia un debole per i galloni dorati.

...che un grande uomo della Sezione Lavori, recatosi a Terni per prendere parte alle gare di salto, e richiesto a quale delle categorie juniores e seniores appartenesse, abbia riposto: «Io sono centurione».

...che l'illustre Giulio Cotoni sia un grammofono ambulante.

...che l'ingegnere Frizzini sia un amatore di spaghetti al burro e sugo.

...che Foligno sia «lu centru de lu munnu».


Selezio

 

Fonte: Selezio, In giro per i compartimenti, in «Il Trapasso degli Dei», II:19, Roma, ottobre 1925.

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