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La Fonte Brecciaia e la Guardata


La Fonte Brecciaia (foto: F. Di Tella).

L'origine del nome Brecciaia deriva sicuramente dalla roccia sgretolata dai normali processi di erosione da parte degli agenti atmosferici, molto attivi nelle nostre zone, contraddistinti da sbalzi di temperature molto accentuati e dall'inclemenza del tempo.

La Fonte Brecciaia caratterizzava, assieme al Pilone Vecchio, la vita agreste della zona chiamata Guardata, situata a nord di Capracotta, che nei tempi passati veniva scommessa l'8 maggio, in cui generalmente coincideva il primo e completo disgelo primaverile.

Essendo la zona sottoposta all'esercizio del pascolo e del legnatico (uso civico), essa era riservata nei mesi estivo-autunnali sequenzialmente ai buoi aratori, ai cavalli, alle mucche ed infine a pecore e capre.

Nella stagione primaverile c'era un notevole flusso di acqua sorgiva che, oltre ad alimentare la fontana, allagava tutta la zona sottostante dove era ubicato un edificio adibito alle normali operazioni di mungitura, che per tale motivo fu poi abbandonato.

Ingenui, ardimentosi e incoscienti, quand'eravamo bambini ci addentravamo in quell'edificio nella speranza di trovare qualche baule pieno di dobloni d'oro, e, rischiando l'osso del collo poiché era fatiscente e pericolante, cercavamo di imitare i cercatori d'oro di quei libri di avventura che ci affascinavano e ci ammaliavano.

Negli anni '60, nelle vicinanze della fontana, furono messi in opera dei bagni con acqua corrente, utilizzati dai campeggiatori sistemati nel campo sportivo in disuso e quasi mai utilizzato in quel periodo.

L'acqua della fontana è tuttora alquanto leggera e generalmente fredda, caratteristica che faceva sì che quando ci dissetavamo come cammelli, dopo la fine del primo tempo di qualche partita di calcio effettuata sotto un cocente sole estivo, accadeva che qualche malcapitato sperimentasse a suo spese gli effetti diuretici dell'acqua!


Filippo Di Tella

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