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Il legame che unisce Capracotta alla festa del Soccorso di S. Severo


La festa del Soccorso negli anni '20 (foto: A. Maggio).

La transumanza, è sempre stata lei a collegare Capracotta con altre realtà.

I tanti pastori che si spostavano dalla loro terra natia e raggiungevano la Puglia, non tornavano di certo senza aver visto la grande festa che i sanseveresi preparavano per la Madonna del Soccorso, un evento che avrebbero poi raccontato con entusiasmo ai bambini e ai loro familiari.

La folla, la confusione, fiumi di gente ma soprattutto lo spettacolo dei fuochi pirotecnici che per giorni mantengono viva la città e i tanti giovani che senza paura corrono dietro di loro, un modo questo per esternare la loro fiducia nella Madonna.

Ma non solo il semplice racconto dei pastori collega questa festa con Capracotta.

Essendo la Madonna del Soccorso protettrice della diocesi di San Severo, veniva accompagnata in processione da diversi santi, tra cui anche il nostro protettore san Sebastiano che, immancabilmente, era portato e accompagnato da capracottesi, creando così una processione nella processione, che seppure ridimensionata, rivive nel ricordo e nelle emozioni dei partecipanti che ancora oggi raccontano con entusiasmo, mantenendone vivo il ricordo.


Sebastiano Trotta

 
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