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Mimmo Di Tella, il primo "americano" del basket orlandino va via


Mimmo Di Tella
Domenico Di Tella (1957-2024).

Si sono svolti oggi pomeriggio, nella chiesa di Cristo Re, i funerali di Mimmo Di Tella, scomparso a 66 anni ieri mattina e, come riportato sui manifesti a lutto, già capitano dell'Orlandina Basket. Infatti sulla bara è stata appesa una sciarpa biancazzurra.

Un grande applauso all'uscita della bara, in mezzo a due ali di folla, ha salutato oggi pomeriggio Mimmo Di Tella, il capitano di lungo corso dell'Orlandina Basket tra la fine degli anni '80 ed i primi dei '90, deceduto ieri mattina all'ospedale "San Raffaele Giglio" di Cefalù dove si trovava dopo un periodo di degenza in una struttura sanitaria di San Marco d'Alunzio a causa di un brutto male.

Dapprima la bara è stata portata davanti al "Pala Valenti", lì dove Di Tella ha sfoggiato la sua classe ed è stata apposta una sciarpa dell'Orlandina.

I funerali si sono svolti nella chiesa di Cristo Re e sono stati celebrati dall'arciprete Nello Triscari che ha ricordato la grande umanità di Mimmo e di come si era legato al paese. Presenti la moglie Claudia Lentini, il figlio Esterino, oggi sottufficiale dell'Esercito, la sorella arrivata da Napoli con i figli e tantissima gente con in prima fila coach Maurizio Cucinotta ed i giocatori del tempo Mario Iannello, Lino Milone e Francesco Cucinotta, grandi attori dell'Orlandina promossa in C1 nella memorabile stagione 1983-84. Mimmo oggi raggiunge in Paradiso gli altri compagni andati via troppo presto di quella squadra, gli indimenticabili Daniele Di Noto e Salvatore Brogna il quale ultimo, insieme a Di Tella, costituiva una coppia di formidabili assi invidiati dappertutto. Presenti anche il già giocatore e direttore sportivo dell’Orlandina Diego Pastori, il già arbitro internazionale e di Eurolega Luigi Lamonica, per la società dell'Orlandina, tra gli altri, il direttore generale Francesco Venza e lo storico dirigente Pippo Munafò.

Napoletano di origine, Di Tella era un playmaker estroso ma anche saggio, dispensatore di assist e con una buona mano al tiro. Nella sua carriera ha giocato anche nella Cestistica Messina e nel Basket Napoli in Serie A2 e arrivò a Capo d'Orlando nell'estate 1981. Giocò in Serie C sino al 1986 e, successivamente dal 1989 al 1994 sino alla conclusione della carriera ultimata a Sant'Agata Militello e vincendo tre campionati con i biancazzurri. Fece parte della formidabile Orlandina che, con i vari Brogna, Iannello, Di Noto, Francesco Cucinotta, Milone, allenata da Maurizio Cucinotta, conquistò la Serie C1 (paragonabile alla B Nazionale di oggi) nella stagione 1983-84 con la vittoria nella finale playoff contro il forte Cap Reggio Calabria dell’epoca. Nella classifica all time dei migliori realizzatori dell'Orlandina, della quale fu a lungo capitano, Ditella si trova all’ottavo posto con 2943 punti segnati. Dopo avere appeso le scarpe al chiodo, Ditella è rimasto a Capo d'Orlando lavorando alla Irritec (presenti tanti colleghi di lavoro ai funerali) e venendo nominato team manager prima dell'Orlandina e poi della Costa d'Orlando. Era detto "Larry", come se fosse stato il primo "americano" della storia dell'Orlandina. Lascia tanti amici con il suo carattere riservato ma dal grande cuore e sostava tante ore sul lungomare. La salma di Di Tella, malgrado la sua origine partenopea, è stata tumulata al cimitero di contrada San Martino dove potrà essere visitata.


Giuseppe Lazzaro

 

Fonte: https://www.glpress.it/, 4 aprile 2024.

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