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Il Natale d'un tempo: neve, tombola e lo stare in famiglia


Gli zampognari a Capracotta (foto: A. Mendozzi).

È già tempo di parlare di Natale e iniziamo a farlo anche noi visto che siamo nelle immediate vicinanze della festa liturgica con una rubrica che intitoliamo "Raccontaci il tuo Natale".

In giro per la città, quindi, chiederemo ai cittadini di raccontarci come si ha, fin da bambini, trascorso il Natale.

La prima persona che ci ha raccontato il suo Natale è Antonio Di Ianni, originario di Capracotta, un caratteristico paese dell'alto (molto alto) Molise; oggi Antonio vive a Termoli con la sua famiglia e lavora in Fiat, però non dimentica certo l'atmosfera natalizia che al suo paese era certamente molto bella perché «in questo periodo c'era sempre tanta neve».

– Da ragazzino, insieme alla mia famiglia, a Natale andavamo in montagna a Capracotta, e tutte le festività le passavo con i parenti. A Natale, in questo piccolo comune, c'era sempre la neve e con mia sorella e i miei cugini ci divertivamo molto a rotolare in mezzo a quella altissima coltre bianca che ricopriva il nostro paese.

Quelli, per noi bambini, erano davvero dei Natali meravigliosi con un'atmosfera festiva che si sentiva tantissimo. La sera del 24, durante il cenone di Natale a Capracotta si usa far bruciare il pezzo di legna più grande che si possiede perché serviva a far riscaldare Gesù Bambino. Durante il cenone, inoltre, la nonna preparava sempre, tra le tante altre pietanze, una di cui andavo "pazzo": il baccalà fritto oppure arrosto.

Poi, dopo il cenone, andavamo in Chiesa alla messa di mezzanotte; ricordo che camminare a quell'ora di notte, per quelle stradine in mezzo alla neve, era davvero splendido. Poi la tombola, le partite a carte... quei Natali un po' mi mancano.


Michele Trombetta

 

Fonte: https://www.termolionline.it/, 12 dicembre 2014.

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