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L'organista azzoppato e l'alluvione


Francesco Di Nardo al suo strumento preferito, l'organo.

Dai lontani ricordi di infanzia una lettura sul libro di scuola.

Un'alluvione, gli uomini del paese impegnati a riparare l'argine del fiume mentre le acque tracimano. I bambini appena usciti di scuola sorpresi dall'alluvione che si rifugiano in chiesa e, terrorizzati, guardano l'acqua salire intorno a loro, assembrati sull'altare maggiore.

L'organista della chiesa, ferito ad una gamba, che, non in grado di correre insieme agli altri all'argine crollato, stava sistemando un guasto del grande strumento. Richiamata l'attenzione dei piccoli, dall'alto della cantoria, li fa cantare per smorzare la loro paura.

Ed infine i soccorritori che restano sbalorditi trovando la chiesa allagata, l'organo a tutto volume e le voci argentine di un canto di bambini.

Il tutto mentalmente ambientato nella Chiesa Madre della mia terra...


Francesco Di Nardo

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