Ricordo di James Senese a Capracotta
- Letteratura Capracottese
- 29 ott
- Tempo di lettura: 1 min

Il 13 agosto 2023 ho trascorso una giornata con James Senese ed il suo staff in occasione del meraviglioso concerto a Capracotta - per il quale ringrazio pubblicamente Pippo Venditti, che negli ultimi anni sta risollevando le sorti musicali del nostro paese. Ricordo che, arrivato a Capracotta con fin troppa leggerezza nel vestire, all'ora del tramonto James cominciò a sentire freddo, per cui gli donai un cardigan blu di lana confezionato a mano da mia zia e che egli portò con sé a Napoli a fine concerto. È quello che vedete nelle splendide foto realizzate quella sera da Cesare Di Bucci. Mia moglie, d'altronde, organizzò per Senese e per i suoi musicisti un catering di altissimo livello, con prodotti perlopiù capracottesi.
Figlio della guerra - come racconta Curzio Malaparte ne "La pelle" - James Senese è stato un sassofonista di raro talento e di ingente creatività. I più lo conoscono per aver collaborato con Pino Daniele (in realtà è lui ad aver scoperto Daniele), ma più di tutto James è stato il frontman di band mitologiche, almeno per me che sono un grande appassionato di rock progressivo italiano. Prima con gli Showmen e poi con i Napoli Centrale, Senese ha scritto pagine indimenticabili della musica cosiddetta "leggera". Che dire, poi, delle sua collaborazioni con veri e propri mostri sacri del jazz internazionale quali Ornette Coleman o Gil Evans?
Oggi muore a 80 anni Gaetano Senese, musicista impareggiabile, personaggio eccezionale, napoletano verace, italiano nero, ché gli italiani non li si riconosce dal colore della pelle ma dal genio.
Francesco Mendozzi
















































































