Dopo i primi due anni l'opera di Vietri fu affidata per due mandati alla direzione di don Carmine Sciullo, che si presentò con questa lettera:
Benemeriti Cooperatori e Cooperatrici, illustrissimi Genitori, sono qui da alcuni giorni e godo nel constatare tanto bene fatto a favore della gioventù della ridente Vietri in appena due anni di vita oratoriana. Ne sia ringraziato il Signore. Le speranze sono ancora molte per l’avvenire ed ho ferma fiducia che si arriverà alla meta desiderata e proprio con l’appoggio Vostro di Cooperatori, Cooperatrici e di Genitori amanti del bene dei propri figlioli ed in genere della gioventù vietrese. Mentre quindi ringrazio tutti quelli che hanno in qualsiasi maniera cooperato con il Signor Direttore d. Luigi Violante e con gli altri Salesiani, prego tutti, approfittando del mio primo saluto riconoscente, non solo a continuare ma a moltiplicare questa benevolenza ed assistenza verso il nostro e Vostro Oratorio. I Vostri e nostri giovani, bisognosi, specie in questi tempi di vigilanza assidua e cure particolari, devono trovare nell'Oratorio, ingrandito e bene attrezzato, il loro ambiente sereno onde formarsi, ad imitazione dell'angelico Beato Domenico Savio, «un carattere ed un’ossatura morale ben salda» e diventare così, come recentemente ha detto il Papa «giovani di integra fede, pronti a rinunciare alla mediocrità, ad uscire dall'equivoco, se mai vi fossero caduti; giovani che vogliono la vita divina, e la vogliono abbondantemente: giovani che, studiando o lavorando, parlando, pregando e soffrendo, abbiano in cuore - come fiamma che li brucia - l'amore appassionato per Gesù, l'amore per le anime». Questo è lo scopo per cui la prima Cooperatrice Salesiana di Vietri, la benemerita Duchessa da Voi tutti conosciuta e stimata, ha messo a disposizione la Sua Villa Carosino. E noi Salesiani siamo qui venuti per accogliere i Vostri figli, o Genitori, e guidarli nel nome di Don Bosco Santo e con il sostegno fattivo dei Cooperatori zelanti e delle benemerite Cooperatrici. Avanti quindi, con sempre maggiore dedizione e rinnovato entusiasmo, perché l'opera è santa. Su questi nostri rinnovati propositi di bene, all'inizio del nuovo anno oratoriano, che è pure anno mariano, invochiamo propiziatrice la benedizione della potente nostra Ausiliatrice. Nuovamente ringrazio, ossequiando tutti di famiglia. Obbligatissimo, sac. Carmine Sciullo - Direttore.
Gli anni della direzione di don Sciullo furono determinanti per la "creazione" della casa, sia dal punto di vista strutturale, affiancando nell'impegno don Villani, sia per la creazione della comunità salesiana e la conoscenza della stessa nell'ambiente.
Don Carmine Sciullo è nato a Capracotta (Isernia) il 20 novembre 1915. Durante il secondo conflitto mondiale, subito dopo lo sbarco, in cui Capracotta fu distrutta dall'esercito tedesco in ritirata, operò quale volontario nella Resistenza. Da giovane sacerdote si mise a disposizione della chiesa locale per sopperire alle necessità del clero; preziosa fu la sua opera nell'assistenza spirituale alla popolazione sia in loco che in diaspora e di collegamento tra le famiglie che erano rimaste divise. Per questo nel dicembre del 1943 ottenne dal Town Major di Capracotta il permesso di circolazione per la campagna e nelle ore di coprifuoco.
Dal 1954 al 1959 esercitò a Vietri l'incarico di Direttore dell'Oratorio, e per il 1955-56 quello di vicario economo nella parrocchia di San Giovanni. Per l'azione di salvataggio ed assistenza alla popolazione durante i giorni dell'alluvione dell'ottobre 1954 gli fu conferita dal Presidente della Repubblica la medaglia d'argento al valore civile. In occasione del 30° anniversario del doloroso evento, il Comune di Vietri gli assegnò una medaglia d'oro con pergamena.
In età matura, sessantenne, coronò anche il vecchio sogno di svolgere la sua attività pastorale da missionario nel nord dell'Argentina (Formosa), ove si trattenne per 15 anni, e costruì per riconoscenza anche una cappella mariana. La sua biografia e le sue opere sono raccolte in un locale "museo". Attualmente vive nella comunità salesiana di Caserta, ove continua, compatibilmente con l'età e con la salute, a collaborare nelle celebrazioni e nella pastorale.
In occasione delle celebrazioni dei 60 anni dell'opera salesiana a Vietri, il 27 maggio 2012, nonostante l'avanzata età, è voluto essere presente per inaugurare, alla presenza del Sindaco e della comunità festosamente raccolta, la Mostra documentaria rievocativa della storia dell'Oratorio salesiano. Il 13 agosto di questo stesso anno, il Consiglio comunale di Vietri sul mare, con deliberazione n. 39, gli ha conferito la cittadinanza onoraria; la cerimonia pubblica ha avuto luogo il 13 ottobre nell'aula consiliare.
A Vietri don Sciullo era tornato, calorosamente accolto dalla comunità e in particolare dagli ex allievi, già nel gennaio 2001 per il 25° di messa di don Gennaro Tesauro, ed, in precedenza, il primo maggio 1997, quando si trattenne anche in una fraterna colazione.
Affiancarono don Sciullo don Antonio Morelli di Minturno (Latina), con compiti di aiutante; don Saba Troise di Portici, con l'incarico di confessore e aiutante; e don Marino Cecconi di Sonnino (Latina), con l'incarico di confessore e aiutante, che fu collaboratore anche dei successivi direttori don Villani e don Valastro. Nell'anno scolastico 1961-62 ebbe un incarico di insegnante di religione al Trani di Salerno.
Don Cecconi lo possiamo definire il classico salesiano da cortile, nel senso che si prestava prevalentemente quale assistente nel campo, nelle sale, oltre agli impegni pastorali e sacerdotali. Era diventato popolare per la sua capacità di avvicinare anche i "lontani", con i quali non mancava di cimentarsi anche in discussioni politiche. I ragazzi non vietresi che frequentavano l'oratorio in modo occasionale collegavano l'opera direttamente alla sua persona.
Assieme a don Villani, quale economo, operò pure don Alessandro Pentecoste di Marcianise (Caserta); in precedenza, ancorché residente nella casa di don Marino Cecconi Salerno, collaborava quale confessore.
A don Villani, che pressato dagli impegni finanziari per coprire le esposizioni dovute ai lavori dell'opera, chiedeva più collaborazione per l'assistenza e la pastorale, successe nella carica di direttore don Antonino Valastro, Delegato Ispettoriale di Pastorale Giovanile, proveniente dalla direzione di Torre Annunziata. A Vietri era anche delegato locale per i cooperatori ed ex allievi. Se si eccettua don Rocca (motociclista), a Vietri fu il primo salesiano motorizzato: nel 1964 riuscì a far acquistare per la casa una Fiat 750, che guidava personalmente.
Aniello Tesauro
Fonte: A. Tesauro, A 60 anni con don Bosco a servizio dei giovani di Vietri, Tip. Lita, Vietri sul Mare 2012.
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