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SONO SOLO AFFARI DI FAMIGLIA

di Ottavio Nicastro

– Dio del cielo, ma cosa sta succedendo? Chi grida in questo modo? La signorina Matilde si è aggravata all'improvviso? – è l'ultima persona che Gilda avrebbe voluto incontrare. Subito la Pratesi sgambetta dal lato opposto del pianerottolo e s'introduce nell'appartamento dirimpettaio. Gilda chiude gli occhi e si lascia andare. Adesso la situazione è per davvero irrecuperabile.

– Signora Pratesi, ancora lei? – dice con un filo di voce.

– Signora Gilda, non mi dica che sua zia...

– Per fortuna la zia non ha nulla da spartire con l'attuale circostanza. Il signore è salito convinto che l'auto gli ostruisce il garage sia la nostra, ma si sbaglia. – Dice Gilda con voce fioca.

– Signor Tontino – la vicina si rivolge all'invalido – mi era parso di riconoscere la sua voce. A quanto pare siamo alle solite, qualcuno le ha ostruito il garage?

– Purtroppo è così. Questi due seguitano a ripetere che la vettura non gli appartiene. Io però l'ho riconosciuta, è la Lancia Appia di color grigio scuro che...

– Lancia Appia grigio scuro? È forse ammaccata lungo il fianco sinistro?

– Che importanza ha? Ad ogni modo... sì, mi sembra che abbia subito un infortunio.

– Adesso è tutto chiaro. I signori qui presenti hanno detto il vero. La vettura di cui dice, appartiene al dottor Muscardino.

– Il dottore Muscardino?

– Ma sì. Ha presente le due sorelle Capracotta, quelle che abitano al piano terra?

– Ebbene...?

– Sono entrambe sue pazienti. Quando Muscardino viene a visitarle, parcheggia l'auto nel primo posto libero che trova.

  • O. Nicastro, Sono solo affari di famiglia, Ali Ribelli, Gaeta 2021.

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