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Identità molisana: Capracotta


Panorama di Capracotta dalle Cese.

Capracotta, stazione climatica e sciistica a 1.421 metri di altitudine al centro di un sistema montuoso delimitato dai complessi di Monte Capraro e Monte Campo, è oggi un attrezzato punto di riferimento per tutto lo sci di fondo del centro-Italia. Splendidi gli scenarii naturali, Prato Gentile in particolare, architettura in pietra locale, paesaggi brumosi della montagna appenninica, neve che oltrepassa i piani delle case in inverno ed aria fresca in estate, ottimi latticini e pecorino locali, Capracotta vanta origini che risalgono all'Età del Ferro per via dei reperti venuti alla luce in località Le Guastre. In località Fonte del Romito (o Fonte Romita) è stata invece rinvenuta nel 1848 la famosa Tavola Osca, o Tavola di Agnone, tavola bronzea in lingua osca recante un'iscrizione sacra. Origini antichissime, dunque, anche se testimonianze vere e proprie del paese non si hanno se non a partire dall'epoca normanna. Feudo dei Borrelli prima e in seguito dei della Posta, dei Carafa, dei d'Evoli, dei Cantelmo, dei Piscicelli e nuovamente dei d'Evoli, ultima casata feudale di Capracotta fu quella dei De Riso. Il Palazzo Baronale, fatto edificare dai signori Gualtieri-Budone nel XVI sec. extra moenia ed in posizione impervia, è stato oggetto di successivi rifacimenti: struttura rettangolare, tre piani, incluso pianterreno con due portali in pietra sagomata e uno stemma araldico inciso, la facciata anteriore affaccia su piazza Falconi, mentre quella posteriore si sporge sulla rupe che delimita a nord-ovest l'abitato.

Panoramica nella sua posizione sopraelevata è la Chiesa parrochiale di Santa Maria Assunta in Cielo, di architettura tipicamente montana e databile al XVIII sec., sebbene le sue origini risalgano al XIII sec. Al suo interno, a tre navate, vi sono una serie di decorazioni marmoree, che interessano l'altare maggiore con la balaustra, e lignee, relative alla copertura del fonte battesimale. Di interesse artistico è anche per il Gruppo della Visitazione, attribuito allo scultore napoletano Giacomo Colombo, nonché un prezioso organo settecentesco (il Principalone). Nell'agro, in contrada Macchia, la presenza di centinaia di tholos (rifugi in pietra) è testimonianza concreta della civiltà pastorale, che qui è ancora vivissima in una pietanza particolare, la pezzata, cui è legata una celeberrima sagra in agosto.

 

Capracotta e gli sport invernali

Capracotta offre al turista ottime strutture e una qualificata scuola sci per ogni tipo di disciplina. Gli appassionati di sci nordico possono disporre delle suggestive piste di sci di fondo "Mario di Nucci" nelle distese di Prato Gentile, che nel 1997 hanno ospitato i Campionati Italiani Assoluti di Sci di Fondo; mentre per gli amanti dello sci alpino è disponibile il funzionale comprensorio di Monte Capraro con pista lunga 1.481 metri, un dislivello di 252 e una pendenza media del 18%. Tale comprensorio è dotato inoltre di un efficientissimo impianto di risalita composto da uno ski-lift con una capacità di portata di 720 persone all'ora e da una seggiovia capace di trasportare 900 persone all'ora.

Capracotta è sede di un antichissimo Sci Club fondato nel 1914 che si fregia di due importantissimi riconoscimenti in ambito sportivo quali la Stella d'Oro dei CONI e il distintivo d'Oro FISI. Tra i più antichi d'Italia, lo stesso Sci Club ha compiuto i 90 anni il 19 febbraio 1914. I socii fondatori furono diciotto e i primi sci, costruiti con il legno, vennero acquistati a Chiavenna, ai confini con la Svizzera, anche se con il passare del tempo cominciarono ad essere costruiti in loco. Dal 21 al 24 febbraio 2004, lo Sci Club - in collaborazione con Regione Molise, Provincia e Camera di Commercio di Isernia, Comune, Pro Loco e Scuola Italiana Sci di Capracotta - organizzó la Coppa Europa di Sci di Fondo, che ha visto attori nella menzionata pista di sci di fondo gli atleti di tutte le nazioni europee.


Nicola Franco

 
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