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Cosa vedere in Molise: itinerario 7 giorni on the road



Vi avevo già parlato del mio viaggio in Molise e di cosa mi ha portato alla scoperta della regione che non c'è. Per una settimana ho girato in lungo e in largo con l'auto tra le sue colline verdi e i suoi borghi, e finalmente mi sento di proporvi un itinerario per aiutarvi in cosa vedere in Molise.

Allacciate le cinture, perchè sarà un on the road indimenticabile alla scoperta di tradizioni e borghi dimenticati. Sono sicura che farete fatica a dimenticarvi di odori e sapori tipici di questa terra.

Io ho avuto l'opportunità di soggiornare in questa regione meravigliosa grazie all'iniziativa "Regalati il Molise", pertanto il punto di partenza del mio viaggio è stato San Giovanni in Galdo, il paese che ci ha ospitato.

Se dovessi consigliarvi, vi direi di fare base a Campobasso. Per via della sua posizione centrale, vi permette di raggiungere facilmente sia l'entroterra che la costa.

Pensare di vedere tutto quanto il Molise ha da offrire in poco meno di 7 giorni è assolutamente riduttivo. Tuttavia, ci sono delle tappe obbligate che credo ogni viaggiatore debba includere nella lista di cosa vedere in Molise.

 

Giorno 1

Per quanto piccolo sia, il Molise si divide in due aree ben distinte: l'alto Molise e il basso Molise. Pietrabbondante, Agnone e Capracotta sono tutti nell'alto Molise, e per questo vi consiglio di trascorrere un'intera giornata da queste parti.

Iniziate da Pietrabbondante, che è il primo paese che troverete sul percorso partendo da Campobasso. Qui si trova una delle aree archeologiche più importanti di tutto il Molise. Perfettamente conservato, infatti, qui sorge un anfiteatro che risale all'epoca sannitica che merita certamente una visita.

Trasferitevi poi ad Agnone, borgo molisano dalla fama mondiale. Qui si trova infatti la Fonderia Pontifica Marinelli, un'eccellenza italiana che forgia campane dal 1339. Approfittate delle visite guidate ogni ora per un viaggio indietro nel tempo.

Se avete ancora tempo, fermatevi a Capracotta. È il secondo paese più alto di tutti gli Appennini e per via delle numerose nevicate che cadono da queste parti in inverno, è detto borgo delle bufere. Ideale per prendere un po' di fresco in estate, e per fare un giro in uno dei borghi italiani più autentici.

 

Giorno 2

Nella lista di cosa vedere in Molise non può certo mancare il suo capoluogo, Campobasso. Pur essendo il centro amministrativo regionale, Campobasso è molto piccola se paragonata ad altre città.

Se volete un po' di romanticismo, vi consiglio di percorrere al tramonto via Matris. Camminando fino alla fine, raggiungerete il belvedere che fa da davanzale al Castello Monforte. Visitatelo e salite in cima alla sua torre: la vista sulla città è magica e imperdibile. Dal castello scendete poi per addentrarvi nel centro storico di Campobasso, è imperdibile e intriso di storia.

Vicinissima a Campobasso c'è Ferrazzano. Tutte le persone che abbiamo incontrato sul nostro cammino sono d'accordo sull'affermare che è uno dei borghi meglio conservati di tutto il Molise. La pietra bianca che lo avvolge e le moltissime terrazze panoramiche lo rendono il posto ideale per una passeggiata rigenerante.

 

Giorno 3

Se siete stanchi della città e vorrete rifugiarvi nella natura, Carpinone e le sue cascate sono la soluzione che fa per voi. I ragazzi del luogo, infatti, da qualche anno hanno risollevato le sorti di alcuni sentieri naturalistici. Tra questi, proprio quelli che conducono alla cascata di Carpinone e alla cascata Schioppo. I percorsi sono meravigliosi e tenuti in maniera eccellente grazie al lavoro dei volontari. Addentrandovi nella natura potrete arrivare fin sotto alle cascate - e perché no - godervi anche un bagno rinfrescante.

A pochissimi passi da Carpinone, vi consiglio di visitare Castelpetroso e il suo Santuario. Noi ci siamo finiti per puro caso: percorrendo la statale che riporta a Campobasso, è impossibile non vederlo. Sorge infatti anch'esso nella natura, lontano dal centro abitato. Il Santuario di Maria Santissima Addolorata ha delle caratteristiche architettoniche uniche, con forti richiami allo stile gotico. Non fatevi ingannare però: è di recente costruzione, essendo stato inaugurato nel XIX secolo.

 

Giorno 4

Nonostante siano poco pubblicizzate, le aree archeologiche in Molise sono moltissime e non hanno nulla a che invidiare a siti più famosi. Altilia ne è l'esempio. Questa piccola città sannitica - poi trafugata e passata in mani romane - ci è stata tramandata in condizioni esemplari. Si può ancora camminare per le sue stradine, fare una visita al tempio cittadino e sedersi sugli spalti del suo anfiteatro. Il tutto, gratuitamente. Non che questo sia l'unico motivo per cui dobbiate passare da qui.

Nella zona, vi suggerisco poi di fare un piccolo trekking naturalistico all'Oasi WWF di Guardiaregia. Quest'area, al confine con la Campania, è una riserva naturalistica protetta. Prima di partire per l'esplorazione del territorio, vi consiglio una tappa all'agriturismo "La Fattoria dell'Oasi": un pasto tipico molisano è quello che ci vuole prima di una bella passeggiata.

 

Giorno 5

Civitacampomarano credo che meriti una visita di una giornata. Non perché il borgo sia così grande, anzi. Ma questa piccola parte di mondo che sempre essere stata dimenticata, ha bisogno di essere esplorata in ogni suo piccolo dettaglio. E per farlo bene, ci vuole del tempo.

La piccola Civitacampomarano deve la sua ritrovata ribalta grazie al concept che sta dietro al "CVTà Street Fest", un festival di street art che si svolge qui ogni anno. Tutto il borgo è caratterizzato dalla presenza di murales e installazioni a cura dei più grandi artisti di fama mondiale. A capo di questo progetto Alice Pasquini, che l'ha fatto nascere e che ora è direttrice artistica dell'evento.

A Civita inoltre sorge il Castello Angioino, che vive ancora grazie all'instancabile lavoro dei volontari che si occupano della sua gestione. Non perdetevi la visita.

 

Giorno 6

So bene che questo è un post su cosa vedere in Molise, e forse vi sorprenderà vedere in questa lista le Isole Tremiti. Ma partiamo con ordine.

Termoli è forse il centro marino più importante della costa molisana. A parer mio non può non essere presente sul vostro itinerario. La città al tramonto si dipinge di un colore ocra intenso, il centro storico è illuminato dalle sue famose luminarie di colore blu. Qui troverete numerosi ristorantini di pesce, adatti per scoprire ricette molisane che certamente farete più fatica a trovare nell'entroterra.

Dal porto di Termoli è possibile raggiungere le Isole Tremiti, che geopoliticamente appartengono alla Puglia, anche se in questi giorni ho sentito più volte che leggenda narra che sorgano proprio sull'ideale proseguimento del confine tra Molise e Puglia. Contese a parte, in ogni caso non potete perdervi questo angolo di paradiso in terra. Prendete un battello direttamente da Termoli per raggiungere le Isole di San Domino e San Nicola.

 

Giorno 7

Spostandosi verso ovest, sin quasi al confine con il Lazio, è possibile raggiungere Castel San Vincenzo. La località è nota soprattutto per l'Abbazia di San Vincenzo al Volturno, una versione restaurata di un monastero medievale ricostruita proprio sui suoi resti. I suoi archi e la Cripta di Epifano che sorge nei pressi, sono tra i luoghi più suggestivi che non vorrete perdervi durante il vostro soggiorno in Molise.

Dopo aver visitato l'abbazia, dirigetevi verso il lago di Castel San Vincenzo. Si tratta di un lago artificiale balneabile, a cui potrete avere facile accesso anche in auto. Grazie alle piccole spiaggette riparate dal sole, potrete trascorrere qualche momento di relax. Se viaggiate in camper, esiste anche un comodo campeggio con accesso privato alla riva.

 

Spero che il mio itinerario ti sia piaciuto, ma questo non toglie che esistano altri mille luoghi che potrebbero aggiungersi alla lista!


Fabiana Palmieri

 
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