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Fonti e sorgenti di Capracotta: la Fonte del Cutruglio


La Fonte del Cutruglio (foto: A. Di Tella).

Nel perimetro del Giardino della Flora appenninica è presente una sorgente che approvvigiona la nostra comunità: è la Fonte del Cutruglio, col suo volume medio annuo derivabile stimato di 35.000 metri cubi d'acqua.

È interessante notare come questa sorgente prenda il nome da una famiglia raugea che, nella Napoli aragonese, riforniva di argento la capitale del Regno per il funzionamento della zecca statale. Si pensi che «Benedetto de Cutruglio da Ragusa», il più illustre di quella famiglia, morì a L'Aquila nel 1469 e fu autore nel 1458 di un libro ancor oggi stampato e diffuso, "Della mercatura et del mercante perfetto", il primo manuale al mondo di business planning. Nella città di Ragusa (oggi Dubrovnik), in Croazia, è tuttora diffuso il cognome Cotrugli, slavizzato in Kotruljević.

Benedetto Cotrugli fu infatti impiegato dal re Ferdinando d'Aragona nella direazione della Zecca di Napoli tra il 1460 e il 1468, e poi in quella de L'Aquila, dove gli successe il figlio Giacomo.


Coronato di Ferrante d'Aragona (1458-1494) dello zecchiere Jacopo Cotrugli.

Non è possibile dire con certezza se il nome della nostra sorgente derivi dalla famiglia illirica ma la spiegazione potrebbe essere più semplice di quanto non sembri: chissà che nel luogo in cui è stata arcapàta l'acqua del Cutruglio non sia venuta alla luce una moneta firmata dallo zecchiere Cotrugli con la sua tipica C gotica dietro la nuca del sovrano e al di sotto della croce potenziata.


Francesco Mendozzi

 

Bibliografia di riferimento:

  • D. Fava e M. Bresciano, I librai ed i cartai di Napoli nel Rinascimento, in «Archivio Storico per le Province Napoletane», XLIII:3-4, Napoli, 31 luglio 1919;

  • F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016.

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