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Le galline felici di Natalino



Negli ultimi anni ho trascorso lunghi periodi a Capracotta, un paese dell'altissimo Molise famoso per le abbondanti nevicate, ospite della Casa delle Erbe "Irene e Lucia di Milione" e tutti i giorni mi recavo in campagna a trovare Natalino con cui nacque una bella amicizia. Affianco alla sua rustica dimora, che si era costruito con materiale riciclato, grazie all'aiuto dell'amico Giovanni aveva impiantato un orto sinergico ricco di bietole e insalate, erbe aromatiche e zucchine. I pomodori erano ancora verdi e mi confidò una volta che difficilmente sarebbero giunti a maturazione.

Ogni giorno gli portavo la frazione umida dei rifiuti, scarti di cibo e bucce, che provvedevo personalmente a dare in pasto alle galline. Il suo pollaio era composto da una decina di galline e da un gallo. Natalino aveva costruito un impianto di filodiffusione che stava sempre sintonizzato sulle frequenze di Radio Ciao, un'emittente abruzzese che diffonde canzoni degli anni '60. Sembrava di stare in un altro mondo ascoltando quelle melodie e contemplando quel panorama ai piedi di Monte Capraro.

Le galline mi riconoscevano e appena udivano la mia voce cominciavano a starnazzare avventandosi sul cibo con famelica avidità. Mai Natalino mi lasciava andare via senza qualche dono e quasi sempre il dono che gradivo di più erano le uova delle sue galline felici. Poi un giorno, dopo un'incursione di un rapace, pare una poiana, che sgozzò alcune galline, ma anche il gallo ci rimise la coda, Natalino fu costretto a costruire un recinto stretto e lungo in modo da impedire il planare dei rapaci.

Una costruzione ingegnosa che non ha impedito purtroppo la visita della volpe che indisturbata ha sgozzato altre due galline. E così Natalino s'ingegnò ancora una volta e costruì una trappola per lei. Più astuto di una volpe! Puntualmente, qualche tempo dopo, la volpe ritornò dalle galline, ma rimase intrappolata! Mi disse che l'avrebbe liberata in qualche luogo distante.

Nella mia alimentazione vegetariana ci sono anche le uova, poche ad onor del vero, ma mai ho assaggiato una frittata così buona come quella delle uova delle galline di Natalino, un amico solitario che ama la convivialità.


Michele Meomartino

 
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