A volte mentre si sta guardando una partita di calcio, si odono strane parole: gli alabardati, i ducali, i partenopei... Reazione dell'uomo della strada: ma che cavolo sta dicendo questo? Tranquilli, c'è una spiegazione. Non possiamo sempre chiamare la Juve Juve, la Roma Roma, e il Capracotta Capracotta: spesso è utile, anche a puri fini linguistici, usare altri nomi (nomi che non sono inventati ma hanno il loro bravo fondamento).
Dunque per indicare i giocatori del Parma possiamo ben dire "i ducali" (ricordate il Ducato di Parma di scolastica memoria?). Non voglio pensare che non sappiate che i partenopei sono i napoletani, che i lagunari sono i veneziani, che i diavoli sono i rossoneri: queste sono troppo facili.
I blucerchiati? Sì, la Sampdoria, per via della sua maglia: blu con delle strisce colorate che avvolgono la maglia. I granata? No, niente a che fare con bombe e guerre, ma anche qui semplicemente il colore della maglia del Torino. E tornando ai simboli, i grifoni sono i genoani, la Vecchia Signora è la Juve, le aquile sono i laziali.
I lariani e i brianzoli a chi li associate? Su, un po' di geografia, è facile: Como e Monza! Ah, state ancora rimuginando su chi sono gli alabardati? Vabbè, ve lo dico: la Triestina. Ecco, ora sapete qualcosa in più: usate questi nomi, farete bella figura.
Lucio Marco Leoni
Fonte: http://guide.supereva.it/, dicembre 2000.
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