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La Madonna di Castel del Giudice


Madonna in Saletta
Il Santuario della Madonna in Saletta a Castel del Giudice.

Secoli fa Castel del Giudice si trovava dove attualmente risiede il laghetto denominato "Saletta", a circa duecento metri dal fiume Sangro, e vicino all'omonimo Santuario.

Un'estate, mentre gli uomini si occupavano della trebbiatura del grano e scontavano così la punizione divina per la propria malvagità e per non aver rispettato le leggi divine, giunse una pellegrina con un bimbo in braccio, stanca e provata dal lungo viaggiare.

Gli uomini non lo sapevano, ma la donna era lì giunta a rappresentare la misericordia divina. Stanca e affamata, chiese ospitalità e un po' di elemosina, ma fu allontanata in malo modo.

Troppe erano le occupazioni degli uomini, che non avevano tempo da dedicare a una persona estranea e per di più miserevole.

La pellegrina, addolorata, si allontanò con il cuore colmo di dolore, ma la giustizia di Dio piombò sul paese che fu sommerso dalle acque e nes­suno si salvò.

La pellegrina, che era la Madonna col Bambino, salì la strada che porta alla collina e si sedette su un mas­so, col Bimbo sulle ginocchia. La pietra, più docile del cuore degli uomini, s'incurvò a prendere forma di sedile. Ma un serpente la volle insidiare, strisciò sulla pietra e tanto calcò sul masso per nascondersi che il masso cedé. Maria quindi riprese il cammino, per poi fermarsi sulla collina, dove nasce il suo Santuario.

Si dice che oggi, alle persone che si recano nel cuore della notte al laghetto, appaiano fantasmi di persone che si muovono; e al momento culminante del plenilunio, si vede ancora il riflesso nelle acque delle case e delle strade.

Come prova concreta dell'accadimento, è possibile rinvenire, scavando nella campagna circostante, pezzi di mattoni, di muri, oggetti casalinghi e molte ossa umane. Inoltre, è possibile vedere le spire del serpe che da ter­ra vanno fino al punto dove era il calcagno della Vergine Santa.

A completare il racconto leggendario, si narra che il quadro della Ma­donna, custodito nel Santuario, sia stato rubato dai devoti della vicina Capracotta, i quali pen­savano dare più onore, innalzando un nuovo Santuario. Nella notte, l'immagine santa tornò miracolosamente al luogo sacro della Saletta, passando attraverso la stretta e alta finestrella, apertasi per intervento divino, sulla parete volta verso Capracotta.


Maria Merola

 

Fonte: https://laterrainmezzo.altervista.org/, 25 settembre 2017.

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