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La magnifica nevicata di Capracotta


Alcuni scatti di Oreste Trotta sull'eccezionale nevicata del marzo 2015.

L'altra settimana una forte fase di maltempo ha colpito la nostra Penisola portando delle forti nevicate su tutta la dorsale adriatica. Maggiormente interessate da tale fase di maltempo sono state l'Abruzzo e il Molise ricoperte dalla neve nel vero senso della parola.

Per l'occasione, in collaborazione con "Meteo Portale Italia", abbiamo deciso di contattare Oreste Trotta, maestro di sci presso Roccaraso, titolare di una piccola bottega di formaggi e salumi e autore di tutte quelle foto che vedete girare nel web ormai da giorni o che avete visto almeno una volta in copertina ai più grandi quotidiani nazionali. Con Oreste, originario di Capracotta piccolo paesino del Molise situato a 1.421 metri sopra il livello del mare (secondo comune più alto dell'Appennino dopo Rocca di Cambio), in provincia di Isernia abbiamo toccato diversi argomenti.

 

Domanda: – Ciao Oreste, sappiamo che a Capracotta sei il titolare di una piccola attività imprenditoriale familiare e allo stesso tempo svolgi servizio come maestro di Sci presso la stazione sciistica di Roccaraso. Potresti raccontarci qualcosa di te, sia in ambito imprenditoriale che in veste di maestro di sci? Insomma, quali sono le difficoltà che presenta la tenuta di un'attività imprenditoriale in un paesino così piccolo e qual'è il tuo rapporto con la neve?

Risposta: – La mia vita è legata a questo piccolo borgo montano dalla nascita, sono tra gli ultimi nati in casa, poiché le donne prima partorivano nelle proprie abitazioni con l'aiuto di un'ostetrica. Sono il secondo di tre figli, e con mio padre e mio fratello maggiore gestiamo una piccola bottega nel selezionare e stagionare formaggi e salumi, oltre ad essere una vetrina commerciale ed espositiva per molte piccole attività produttive del territorio. Nostro padre da quasi cinquantotto anni porta avanti con passione ed orgoglio questa attività, a cui noi stiamo dando seguito con molto piacere e spirito di sacrificio. Gestire oggi questa attività non è così facile come poteva esserlo qualche anno fa, poiché Capracotta come tanti paesini limitrofi a causa della disoccupazione sta subendo una fase di spopolamento, per questo motivo come attività commerciale per continuare a dare un servizio ai cittadini residenti abbiamo dovuto diversificare la tipologia di vendita, promuovendo fuori dal territorio i prodotti selezionati e stagionati con cura e costanza, in questo modo mettiamo in risalto anche il nostro paese. Ci definiamo stagionatori d'altura, poiché abbiamo delle componenti importanti in loco, che se ben gestite, forniscono una qualità eccellente ai prodotti che stagioniamo. Nello specifico parliamo di microclima, locali naturali di stagionatura e delle cure e attenzioni meticolose e periodiche che apportiamo ai prodotti in fase di maturazione. A tutto questo va aggiunta serietà ed impegno professionale che ci permettono di contraddistinguerci dentro e fuori regione.

D: – In questi giorni il tuo paese è stato colpito da un'abbondante nevicata definita da qualcuno "storica", in giro si sente addirittura parlare di record. Io personalmente ricordo nevicate abbondanti tra Abruzzo e Molise anche nel 2005, ma tu hai già vissuto delle situazioni come queste in passato? Quando hai capito che poteva trattarsi di qualcosa di eccezionale?

R: – Essendo nato e cresciuto in un paesino di montagna come Capracotta, a 1.421 m.s.l.m., il mio rapporto con la neve non poteva che essere diretto, poiché già da bambino ho fronteggiato insieme ai miei coetani situazioni avverse come quelle di questi giorni. Da piccolo andare a scuola d'inverno non solo era un’impresa ma anche una sfida con noi stessi, a dimostrare con la nostra presenza di non temere le intemperie. Infatti ciò che per gli altri questi eventi burrascosi e copiosi di neve possano sembrare apocalittici, per me e i miei paesani sono eventi normali che affrontiamo con coraggio, determinazione e tranquillitàsenza farci prendere dal panico e dallo sconforto che non gioverebbe a nulla. Le innumerevoli condivisioni e commenti su Facebook in questi giorni, di capracottesi che un tempo abitavano nella località sono legati a testimonianze di inverni passati simili a questi.

D: – E per quanto riguarda la montagna?

R: – L'amore per la montagna ha fatto sì che io abbia potuto coronare il mio sogno, diventare un maestro di sci alpino, attività secondaria che svolgo con professionalità e passione non meno alla prima , presso la Scuola Sci Roccaraso-Aremogna, sita in località Aremogna, dove mi reco ogni mattina, percorrendo 40 km. di strada tortuosa di montagna e con tutte le difficoltà che una stagione invernale come questa apporta.

D: – Quali sono state le problematiche durante questa nevicata? Energia elettrica, linea telefonica hanno resistito bene? Quali sono stati i tuoi pensieri e le tue reazioni a tutto ciò? Ho visto che alcune persone sono state addirittura costrette ad uscire dalla finestra , perché la porta di casa era sepolta dalla neve...

R: – Con questa ultima nevicata non si sono rilevati problemi importanti, riguardanti la fornitura di energia elettrica e le telecomunicazioni, solo alcuni canali regionali sono stati compromessi dal cattivo tempo ma internet ci ha fornito ugualmente le notizie, anche se nonostante tutto hanno dato poca rilevanza a questo evento straordinario, poiché, essendo della regione, hanno interpretato l'evento del tutto normale, così invece non è stato per le reti nazionali e le testate giornalistiche che hanno saputo dare giusta interpretazione e importanza a questa situazione metereologica che ci ha colpiti, grazie alle migliaia di foto pubblicate su facebook personalmente da me. Nessuno è profeta in patria, purtroppo, questa è una nota dolente della nostra regione, che non è riuscita a darci un'identità collettiva, da soli purtroppo non si va da nessuna parte. L'unica vera emergenza è stata quella stradale, poiché essendo strade esposte al vento e in questo caso a bufera nevosa, sono spesso ostruite da cumoli di neve che non si fa in tempo a rimuovere che il forte vento apporta nuovamente sulla strada, tale da rendere difficile e pericoloso il transito, quindi è necessario aspettare che si plachi la buferaaffinchè i mezzi sgombraneve possano lavorare meglio, per aprire le strade e garantire alle auto una tranquilla transitabilità. Nevicate così abbondanti e paragonabili a quella di quest'anno si sono verificate nel 2003 e nel 2005. La differenza di allora con oggi è stata purtroppo quella deidisservizi sgombraneve a causa dei tagli effettuati a livello nazionale per i finanziamenti alle regioni, questo ha penalizzato e messo in difficoltà sia gli addetti a questo tipo di servizio che i turisti desiderosi ma avvolte impossibilitati di raggiungere la località con conseguenze notevoli che si sono ripercosse sulle attività commerciali esistenti in loco. L'8 marzo 2015 il paese è stato invaso da molte persone curiose di osservare e apprezzare con meraviglia una realtà che vista su Facebook o in televisione può sembrare quasi irreale, tanti i fotografi ad immortalare caverne scavate nella neve e in alcuni punti anche sculture naturali create dal vento. È stato bellissimo vedere il corso principale del paese animato da bambini che giocavano con tanto entusiasmo in mezzo a tanta neve scalando vette altissime accumulate dal vento per poi scivolare giù con gioia e soddisfazione. Diverse sono state le lamentele delle persone che si sono recate oggi qui, poiché a 8 km. dal paese e più precisamente in località Le Civitelle, sono dovuti tornare indietro causa il tratto che collega Le Civitelle con Capracotta, che per altro ha un tratto di strada (Monteforte) che come ho specificato precedentemente è molto esposta al vento quindi sede di cumuli di neve che impediscono il transito, nel caso specifico ieri era interrotto, peraltro senza nessun tipo di segnaletica che avvisava gli automobilisti di svoltare prima. La domanda è: com'è possibile che in un'epoca digitale non si fa uso di pannelli elettronici che possano informare gli automobilisti in tempo, su eventuali chiusure di tratti di strada provinciale per cause atmosferiche avverse? Per fare tutto ciò c'è bisogno di un lavoro di squadra tra enti pubblici e di chi gestisce la viabilità, per evitare disagi e conseguenze spiacevoli che vanno a ricadere sempre sugli automobilisti che magari non conoscono la zona e avvolte anche inesperti a percorrere strade di montagna.

D: – Sicuramente ripulire il paese deve essere stato un vero problema, come avete fatto ad organizzarvi in un ambiente così piccolo?

R: – Per quanto invece riguarda lo sgombero neve all'interno del paese si cerca sempre di garantire la circolazione stradale, ammucchiando la neve dove è possibile e poi in un secondo momento se necessario caricarla e trasportarla fuori dal centro abitato, per evitare problemi ai pedoni. Ciò è già capitato, quando nel 2003, per la copiosa nevicata dovette intervenire la Protezione Civile per sgomberare la neve accumulatasi in eccesso ovunque.

D: – Sappiamo che il Molise è una delle regioni in cui di inverno abbiamo gli accumuli nevosi più importanti insieme ad Abruzzo e Marche, ma ci sono degli impianti sciistici in questa fantastica regione? Sotto il profilo del turismo invernale, potrebbe essere una regione potenzialmente alla pari con altre regioni più "blasonate" sotto questo punto di vista, cosa proporresti per incentivare tutto ciò?

D: – Insieme a Capracotta, con lo stadio del fondo situato in località Prato Gentile e la stazione di sci alpino di Monte Capraro, la nostra Regione ha una stazione invernale molto più grande, sia per numero di impianti che per chilometri di piste; la località è quella di Campitello Matese. La realtà turistica sportiva capracottese è parte integrante del paese, poiché gli impianti sono poco distanti dal centro abitato, al contrario invece di Campitello Matese che è una stazione a monte del paese di San Massimo, situato a 500 m.s.l.m., e dista dalla località turistica 20 km. Fino a qualche anno fa il turismo sportivo di massa a Capracotta si concentrava sullo sci di fondo, praticato nella località di Prato Gentile a 1.650 m.s.l.m., quest'ultima vanta anelli di fondo di diversi chilometri e relativa difficoltà. Su questa pista si sono svolti i Campionati Assoluti di Fondo, nel 1997 con la partecipazione di giovanissimi atleti come la Fauner, Valbusa ed Emanuela Di Centa, nel 2004 si è disputata la Continental Cup. L'anno scorso, in occasione del centenario dello Sci Club, doveva svolgersi la finale di Coppa Europa, ma purtroppo la neve non ci ha onorato della sua presenza e quindi non è stato possibile svolgere questa importante manifestazione sportiva che avrebbe dato molto risalto non solo allo stadio di fondo ma al paese stesso. Per quanto riguarda la stazione sciistica di Monte Capraro, quest'anno, dopo diversi anni di pausa, dovuta alla mancanza di neve, è riuscita a soddisfare al meglio anche gli sciatori di sci alpino, non nascondendo le innumerevoli problematiche presentate nella prima fase di apertura, ma successivamente risolti con impegno e professionalità da parte degli operatori e dell’ente gestore. È un impianto che, con una pista principale di circa 1 km. e con un dislivello di 250 m., è adatta ai principanti, alle famiglie che vogliono passare una giornata con i bambini e anche allo sciatore bravo che comunque vuole divertirsi. Poi c'è un'altra attività sportiva che in questi ultimi anni sta prendendo piede: passeggiare con le ciaspole nei posti più innevati e incantevoli, dove a piedi sarebbe impossibile arrivare, ammirare così meravigliosi panorami lontano dal centro abitato ed avere la possibilità di emozionarsi di fronte a tanta bellezzanaturale. Non ci piace paragonarci a nessun'altra regione, poiché ogni posto turistico grande o piccolo che sia Nord, Centro o Sud, ha la sua originalità, con le sue tradizioni, legate al territorio a tutto ciò aggiungiamo una natura incontaminata. Vantiamo un territorio che possiamo definire vergine, non a caso esiste sempre nei pressi di Prato Gentile un Giardino di Flora appenninica sede ogni anno di numerosi visitatori universitari e studiosi di botanica. Dobbiamo solo capire come agire affinché questo territorio venga conosciuto ed apprezzato di più. Ci vorrebbe una cabina di regia che potesse gestire e coordinare il tutto. A tal proposito qualcosa si sta muovendo: i Comuni dell'Alto Molise e delle Mainarde si sono associate alle diverse attività commerciali presenti nei propri Comuni dando vita ad un STL (sistema turistico locale) al fine di promuovere il territorio a scopo turistico.

D: – Un appello che vorresti lanciare?

R: – Tradizioni, gastronomia, natura incontaminata, sport a 360 gradi. Capracotta: 1.421 motivi per venirci a trovare.


Emanuele Valeri

 

Fonte: http://www.ostiatv.it/, 10 marzo 2015.

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