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Noè Ciccorelli, il primo campione di sci


Noè Ciccorelli (al centro) con amici e parenti.

Caro zio Noè, per renderti partecipe della ricorrenza dello Sci Club di Capracotta, vorrei rivivere oggi con te alcuni dei momenti più belli, e gli episodi più significativi della tua attività sportiva sugli sci che, negli successivi al primo dopoguerra, hai onorato con le tue prestazioni e portato lustro ed onori allo Sci Club.

L'intensa passione per lo sci era a te connaturata, ed hai voluto coltivarla anche dopo gli anni della tua giovinezza, come quando, sulle amate nevi di Capracotta, hai accompagnato i miei primi passi sulla neve, mentre da bambino ti osservavo danzare sugli sci con profonda ammirazione. I tuoi premurosi insegnamenti ricorrono ancora nei miei pensieri quando mi parlavi di telemark e kristiania, parole a me sconosciute che evocavano nella mia fantasia misteriosi paesi lontani.

Anche sugli sci hai voluto trasportare il senso del bello e dello stile che ha contraddistinto la tua vita: sei stato infatti uno stilista molto attento ed esigente del tuo amato sport, allora agli albori, di cui fosti un audace pioniere nella pratica sia della discesa che del fondo.

La scarsa documentazione sopravvissuta alla tragedia dell'ultima guerra, mi permette di rievocare un breve profilo della tua attività agonistica, ed alcuni episodi salienti che si ritrovano nei giornali del tempo che ho potuto rintracciare.

Sei certamente stato il primo sciatore capracottese di valore che negli anni '20 seppe affermare il suo primato, sia in ambito locale che regionale, con successi e prestazioni sempre ad alto livello, proponendo il nome di Capracotta anche in competizioni nazionali alle quali partecipasti nelle più note località alpine.

Memorabili sono rimaste le aspre contese ed i confronti serrati con le squadre degli Sci Club di Rivisondoli, Roccaraso, Rocca di Mezzo che mal sopportavano che le tue vittorie togliessero loro la scena, soprattutto negli anni in cui, alla presenza di importanti settori della borghesia e della stessa Casa Reale, prese l'avvio lo sviluppo turistico di Roccaraso e delle zone limitrofe.

Il più significativo dei tuoi numerosi trofei è indubbiamente legato alla conquista dell'alloro regionale di campione d'Abruzzo individuale che, con una magnifica vittoria su un folto gruppo di concorrenti, tra cui il famoso ed imbattuto Bavona, ti aggiudicasti sulle nevi di Ovindoli il 13 e 14 febbraio del 1928, coronando un sogno che ti era sfuggito, per una sfortunata circostanza, l'anno prima.

La stampa dette il dovuto risalto alla tua impresa. Ma il saluto più bello al neocampione fu portato dall'avv. Franco Ciampitti, presidente dell'Ente per il Turismo, giornalista sportivo, tuo grande ammiratore ed amico, nonché capracottese di adozione, che volle inviarti l'affettuoso telegramma, che, nella sua versione originale così recita:

Tutte valli Italia cantino tua grande gloria plaudendo tenace meraviglioso purissimo campione. Franco.

Antonio Angelaccio

 

Fonte: T. Paolone (a cura di), 1914-2014: cento anni di sport. Cronache e storia dello Sci Club Capracotta, Volturnia, Isernia 2015.

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