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Paese... d'un tempo

  • Immagine del redattore: Letteratura Capracottese
    Letteratura Capracottese
  • 20 ott
  • Tempo di lettura: 1 min

Madonna di Loreto Capracotta
L'8 settembre 1984 (foto: Lefra).

Montagne frastagliate

che cullano le case

arroccate sul dirupo;

abeti imponenti verso il cielo;

greggi belanti,

le erbe brucanti

pregne di rugiada

pronte ad empire

turgide mammelle;

croce di ferro sul monte,

traguardo per pochi;

impietoso per tanti

arresi al ripido pendio.

Inverni sempiterni

di focolari accesi

per tiepido tepore a

corpi infreddoliti dalla neve:

manto copioso e bianco

che s'adagia come

in sfera di cristallo.

Primavere che riportano alla vita:

mammole nei boschi colorate

ove ciminiere fumanti

creano carbone novello;

rumore di esperti mestieri

per vicoli e per strade.

Bella l'estate che

fresca richiama i lontani,

riempie le case

per preghiere devote alla Madonna.

L'autunno uggioso

ci porta il novembre

mesto e silenzioso

che si riapre all'amore dei defunti:

ultima dimora senza tempo

per chi è andato via

lungo stretto ed angusto

sentier senza ritorno.


Ugo D'Onofrio

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