Un paese nel cuore di una squadra, una squadra nel cuore di un paese.
È questo il motto dell'A.S.D. Capracotta, sodalizio di calcio a 5, e spiega il rapporto che esiste tra la società e gli abitanti del comune altomolisano. Ma non è sempre stato così: una quindicina di anni fa l'ultima apparizione di una compagine capracottese nel panorama calcistico molisano, poi il buio. I giovani, appassionati di calcio, costretti ogni domenica ad andare nei paesi limitrofi per giocare "a pallone", con una maglia che non era quella del proprio paese.
Nell'estate del 2005, da uno scambio di opinioni, si decise di riunire quanti erano interessati a formare una società di calcio a 5, che potesse riportare il nome di Capracotta nel panorama del calcio molisano. L'obiettivo, fin dall'inizio, è stato quello di coinvolgere più persone possibili, di ricreare un senso di appartenenza, di costruire un'identificazione tra squadra e comunità locale. Insomma, dare vita a una società che guardasse prima al risultato sociale che a quello sportivo.
La scelta del calcio a 5 è stata dettata dalla possibilità di poter usufruire della struttura di via Vallesorda, che ha consentito di praticare l'attività agonistica con qualsiasi condizione atmosferica. Per costruire la squadra, sono stati contattati tutti i giocatori del paese, dai 18 ai 40 anni, tra quelli che erano andati in altre società, quelli che giocavano solo per divertimento, chiunque avesse voglia di dare un contributo. Il pubblico: incredibile, straordinario, caldissimo. Di media, sugli spalti, ci sono circa 100 persone e si è arrivati a più di 250 nella partita di andata dei play-off contro il Bonefro. Ci sono diversi gruppi di ragazze e ragazzi che organizzano coreografie, scrivono striscioni, suonano "pseudo-tamburi", tutto pur di sostenere la squadra.
Il primo anno di attività ha visto il Capracotta come una delle protagoniste del campionato di serie C2; infatti nel girone di andata la squadra ha occupato le prime posizioni e nell'ultima partita del 2006 ha affrontato il Pietrabbondante, primo in classifica. La partita si è disputata a Capracotta, con una cornice di pubblico fantastica: oltre 200 persone sugli spalti che dall'inizio alla fine hanno sostenuto la squadra spingendola alla vittoria. Dopo questa partita però è iniziato un periodo negativo che ha fatto perdere punti preziosi, ma con costanza, la squadra ha ripreso a giocare ed al ritorno, sempre con il Pietrabbondante, già promosso in C1, ma deciso a vendicare l'unica sconfitta subita, il Capracotta disputa la migliore partita della stagione vincendo una gara con un straordinaria rimonta. Infatti all'intervallo il punteggio era di 4 a 1 per la formazione di casa; ma al termine il risultato diceva 7 a 5 per i capracottesi.
L'anno scorso si sono aggiunti altri ragazzi che militavano in altre società e la squadra ha fatto una stagione straordinaria. Dopo una buona partenza, una lunga serie di gravi infortuni, ha condizionato l'andamento delle prestazioni, ed al giro di boa del campionato in classifica il Capracotta occupava la sesta posizione. Da qui è cominciata la rincorsa ai play-off, ottenuti all'ultima giornata contro il Bacigalupo di Campomarino, in una partita dai continui capovolgimenti di fronte, dalle emozioni altalenanti ed alla fine conclusasi con la vittoria, voluta ed ottenuta con il cuore. I play-off hanno visto come primo avversario il Bonefro, compagine ostica, con delle ottime individualità (Lalli 102 gol), superata sia in casa che in trasferta.
Infine la finalissima contro la Frentana Larino, gara senza ritorno, contro una compagine che vantava un ampio bacino di calciatori che alla fine gli ha permesso di prevalere sul campo. Ma sugli spalti chi ha vinto è stato il pubblico, soprattutto quello capracottese, giunto numeroso in quel di Campobasso (200 persone), colorato, rumoroso festante nonostante la sconfitta. Questa, per chi ha vissuto la gara sul campo, è stata la più grande vittoria. La nuova stagione ha visto il ripescaggio del Capracotta in serie C1 e la nascita di una squadra Juniores-Under 18...
Forza Capracotta, il sogno continua!
Vincenzo Sozio
Fonte: V. Sozio, Passione vera, in «Voria», I:2, Capracotta, ottobre 2007.
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