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L'altare ligneo della Chiesa di Santa Maria di Loreto


Il Santuario di S. Maria di Loreto a Capracotta.

Fu certamente per meglio esternare la loro devozione alla Protettrice dei viandanti, la Madonna di Loreto, che i pastori, proprio in quel luogo ove sostavano con gli armenti prima di partire «per condurli a svernare ai bassi piani al principio dell’autunno» e «al ritorno sul finire della primavera», vollero nel 1622 noviter ampliare l'«ecclesia antiquissime constructa» con lo stesso fervore religioso. Nel 1664, come si rileva da una tavoletta prima inchiodata sul lato destro dell'altare ed ora conservata altrove, i pochi scampati alla terribile pestilenza dell'estate 1656 e alla devastazione operata da una compagnia di 104 briganti nell'anno successivo eressero questo meraviglioso altare ligneo.

L'opera, per il suo disegno architettonico, è una delle più importanti della regione perché adotta uno schema a quattro colonne. Frontalmente sono collocate due colonne tortili di palese gusto beniniano, con la parte inferiore cilindrica coperta da grottesche e girali. Di lato, appoggiate su mensole, due colonne corinzie intagliate nella parte bassa con fregi che si richiamano a quelli delle colonne centrali, con alto timpano che ricorda alla lontana una trabeazione dorica.

Particolare dell'altare ligneo.

Nel 1735, durante il rifacimento della chiesa realizzato dalla Confraternita, con il ricavato dalla vendita di mille pecore, duecento vacche ed alcuni terreni, si trasformò la parte inferiore con una ricca mensa in marmo, decorata nel paliotto con uno stupendo intarsio in marmi pregiati, di chiara eco napoletana.

Nell'altare, destinato a contenere la sola statua venerata della Madonna di Loreto, opera lignea del 1633, si dette molta importanza anche alla decorazione dell'imbotte dell'arco, che è cassetto nato con rosoni. La nicchia, poi, si compone di elementi classici, come le volute orientaleggianti per il ridondare di complicati intagli che accrescono il valore di tale opera senza peraltro turbarne la scansione comparativa.

Struttura dell'altare in legno intarsiato e dorato di m. 3,20 x 2,70, realizzato nel 1664. Conservazione: è stata rimaneggiata la parte superiore, il bambino del gruppo santuario è stato sostituito, perché rubato.


Orazio Ciummo

 

Fonte: O. Ciummo, Altari lignei nel Molise, Il Ponte Italo-Americano, New York 2008.

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