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Amore e gelosia (VI)



VI

– Figlia mia, t'aggia parlà, sussete.

Elisa si alzò di soprassalto nel suo lettino: non era solito che sua madre venisse a svegliarla di prima mattina. I loro rapporti, anche se affettuosi, erano improntati ad una sorta di schiva riservatezza, tipica di quei tempi.

Sveltamente la ragazza si vestì e si recò in cucina, dove l'attendeva la sua genitrice, vestita di tutto punto, al solito di nero, compunta, seria ma con una strana luce negli occhi.

– Senti figlia mia... – esordì, ma non continuò, sembrava che seguisse con la mente altri pensieri.

Poi dopo qualche minuto riprese:

– Lo sai? Ieri sera ho acceso il grammofono, erano anni che non lo facevo... ho messo su il disco di quella bella canzone napoletana, "Era de maggio"... l'ha scritta lui, vero? Il tuo poeta, Salvatore Di Giacomo?

– Sì, mamma, l'ha scritta lui... bella, vero?

– Più che bella, semplicemente meravigliosa! Chissà a quale ragazza era dedicata! L'avrà fatta sognare!

Elisa decise di tacere: che cosa poteva rispondere? Lei era sicura dell'amore di don Salvatore per lei, ma un uomo così famoso e così amato da tutta una città... sua madre aveva ragione, quante ragazze erano impazzite per lui!

– Elisa, sei sicura che lui ti ama, ti ama per davvero? Sei sicura di potere portare avanti questa storia senza ritrovarti macchiata e derisa da tutto il paese? Se si sparge la voce che Salvatore Di Giacomo ti vuole, ti immagini a Nocera che cosa succede? Esponiamo tutta la famiglia al pubblico ludibrio!

Ed eccolo lì il problema dei problemi! Che cosa pensa la gente, che cosa diranno alle spalle, come ne usciamo se la cosa non si conclude in matrimonio?

Elisa rabbrividì: in quale terribile tunnel si stava ficcando? A Nocera aveva tanti corteggiatori, tanti bravi giovani di famiglie perbene che la volevano, mettersi invece ad inseguire l’amore di un poeta poteva rappresentare la sua rovina...

Ma non sostò troppo in questi pensieri di puro pessimismo: ormai era troppo avanti, voleva Salvatore Di Giacomo e lo avrebbe avuto!

– Mammà, don Salvatore mi vuole bene, me lo ha fatto capire, anzi no, me lo ha detto! Io sono sicura del suo amore, altrimenti non te ne avrei parlato, non ti avrei convolta...

La mamma la guardò intensamente: che bella figlia! E che sguardo altero! Sì, era probabile che anche un dongiovanni come don Salvatore avesse perso la testa per la sua bella figlia... sì, si poteva andare avanti...

– Va bene Elisa, ti credo... allora ecco che cosa devi fare...


Francesco Caso



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