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Capracotta, giorno di Pasqua


Una comitiva capracottese di inizio XX secolo (foto: G. Paglione).

Qua hora non putatis... la morte è certa ma l'ora è incerta: purtroppo però questa è scoccata pel novello Cristo i di cui resti, nel dì di Giovedì santo, vennero deposti in un tumulo rivestito di gramaglia di vecchia, rancida wilsoniana democrazia.

Inopinatamente è scomparso!... Gli amici, desolati, non sanno consolarsi ed attoniti, ma speranzosi, van ripetendo: resurget... Io invece, punto smarrito, vo replicando con Cicerone: Valeant qui inter milites italicos latentes in insidiis volunt.

Si addormentò placidamente e repentinamente nella pace del Signore senza nemmeno dar tempo che alla scienza fosse dato compulsare almeno i battiti del suo cuore e far rifulgere l'emozione dell'animo nostro!...

I suoi cari, assenti, non han potuto rivestire le spoglie lasciate in balia delle arpie.

Molisani, inchiniamoci tutti riverenti dinanzi a sì grave lutto! Ci consoli che per tanto crudele destino non vi può essere recriminazione di sorta... finì sulla colpa! Benediciamo la memoria di Lui; che la pace sia l'angelo tutelare del suo sepolcro! Requiesce in pace. Thoma, boicoctator belli!

 

Ottava di Pasqua

Ricorre sabato 17 entrante il trigesimo della Sua dipartita. Imponentissimi si prevedono i funerali nella cappella di Santa Maria del Bosco. Molte associazioni del Collegio annunziano la loro presenza.

La messa di Requiem dalle note monotone ma soavi del Mercadante verrà eseguita dal quintetto rinomatissimo di San Belisario diretto dal prof. V. Ianiro.

"La libera", del Iollicella, sarà cantata, a solo, dal baritono apprendista Signor De Gregorio che, col tenore provetto Don Olimpio, ci farà gustare il "De Profundis" del Salandrella. Che il Signore dia forza ai novelli artisti per l'esecuzione di tutto, se no: cantar e lacrimar vedremo insieme!

Terrà il pergamo Sua Eccellenza Monsignor Tracca Tracca.

Durante la funera cerimonia un Caproni, pilotato dall'uffiziale Tanna Coronato, volerà sulla Cappella e farà cadere una pioggia di manifesti listati a lutto che ricorderanno sempiternamente le virtù dell'Illustre che fu!...

Al solerte comitato, composto di valorosi uffiziali reduci da Salonicco e dall'Adamello, diamo lodi anticipate perché saprà degnamente onorare la cara memoria di Lui.


Giulio Conti

 

Fonte: G. Conti, Corrispondenze, in «Il Faro», I:9, Isernia, 10 maggio 1919.

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